L’Interrail, il viaggio in treno tra le nazioni dell’Unione Europea, senza dogane ai confini, presto potrebbe diventare gratuito per chi raggiunge la maggiore età. in questi tempi difficili per l’Unione, divisa da muri e barriere ideologiche e politiche, il Parlamento Europeo ipotizza un Interrail con un biglietto gratuito per viaggiare attraverso più paesi al compimento dei diciotto anni. Ad oggi, infatti, il costo di un biglietto può variare tra i duecento e i quattrocento euro, e secondo le stime sono circa trecento mila i giovani che ogni anno lo acquistano.
Manfred Weber, leader dei Popolari Ue a Strasburgo, è convito che questo sarebbe un modo innovativo per incentivare lo spirito dell’Unione tra i giovani, rendendo “un Paese vicino, non solo vicino ma anche amico”. Tuttavia, questa non sembra una scelta prioritaria rispetto alla lotta alla disoccupazione giovanile. “Estendere questo biglietto a tutti i giovani porterebbe sfide da analizzare attentamente per capire i potenziali costi – dichiara Violeta Bulc, Commissaria ai Trasporti -, fonti di finanziamento e sua fattibilità burocratica. Si deve far in modo che sia accessibile a tutti i giovani e che sia una misura il più inclusiva possibile”. Con ciò ricorda che non tutti gli Stati membri hanno ferrovie che partecipano al programma Interrail, e che quindi il progetto dovrebbe diventare un programma intermodale e non limitarsi solo ai biglietti ferroviari.
“In questa fase però la Commissione non può prendere ulteriori impegni e non voglio creare aspettativa – precisa Bulc -. Ci piace questa idea e presenteremo un rendiconto sulla sua fattibilità al Parlamento Ue il prima possibile”. “Se finalmente la Commissione e gli altri gruppi sono disposti a investire risorse per i giovani, noi siamo in prima fila. Anche se la proposta di Weber per un pass Interrail per l’Europa in regalo ai diciottenni riprende una proposta del gruppo S&D che proprio i Popolari non avevano accettato”, dichiara l’europarlamentare Silvia Costa, presidente della Commissione Cultura al Parlamento europeo”.
“La e-card, che permetterà il riconoscimento dello status di studente europeo e del suo CV – prosegue il socialista -, certamente può partire dai 18 anni di età e la facilitazione di viaggio Interrail può essere uno dei servizi e delle prestazioni a cui si può avere diritto: a questo punto però voglio il pacchetto completo dalla Commissione che mi dica non solo come i giovani possano accedere in modo facilitato ai trasporti ma anche come possano ottenere l’accesso a servizi e facilitazioni sulla base di accordi con le reti europee di musei, ostelli, servizi, librerie, cinema. Una vera agevolazione che aiuterà gli studenti, soprattutto quelli con meno opportunità. Le proposte sono sul tavolo da tempo, ora ci aspettiamo dalla Commissione una risposta in tempi brevi”.
Inoltre, la Commissione Ue presenta una comunicazione sui risultati della “Garanzia Giovani”. A tre anni dal lancio dell’iniziativa, l’Italia è riuscita a raggiungere solo il 10,5 per cento dei Neet, ovvero i giovani che non lavorano e non studiano: il peggior dato, con eccezione di Malta. Francia e la Germania hanno raggiunti rispettivamente l’80 e il 60 per cento. A tal riguardo, la Commissaria al Lavoro Marianne Thyssen, presentando i dati a Strasburgo, afferma: “Alcuni Stati avevano già strumenti e strutture funzionanti, altri come l’Italia no, dove c’è stata la necessità di una grande riforma del lavoro, questo può spiegare in parte lo scarso risultato riguardo ai Neet, speriamo che le riforme strutturali possano portare frutti che ancora non sono evidenti, ma intanto la cifra sulla disoccupazione giovanile si è ridotta come in altri Paesi Ue. Ci sono anche dei risultati italiani positivi: la percentuale di giovani che hanno un lavoro o sono tornati a studiare dopo aver partecipato alla Garanzia Giovani è tra le più alte in Europa”.
Fatto sta che le Ferrovie dello Stato italiane vedono favorevolmente la proposta in discussione al Parlamento europeo per il pass Interrail gratuito. Come sottolinea l’amministratore delegato e direttore generale del Gruppo Fs Italiane Renato Mazzoncini, questa proposta “ha un valore altissimo. È una scelta che può contribuire in maniera concreta a formare i giovani cittadini europei, aiutandoli a sentirsi parte di un’unica grande realtà. Del resto, negli ultimi decenni, i pass Interrail hanno fatto scoprire l’Europa a milioni di ragazzi, mettendoli a confronto con la ricchezza della diversità insita nel concetto di Europa”.
“Il Gruppo Fs Italiane vede favorevolmente questa proposta perché convinto dell’importanza che le reti ferroviarie rivestono nel connettere l’Europa e avvicinare i singoli Paesi. Rilevanza che è uno dei temi chiave del nuovo Piano Industriale 2017-2026 – prosegue -. Ci auguriamo che l’iniziativa possa essere attivata al più presto, noi siamo pronti e disponibili a studiarne i dettagli tecnici con la Commissione europea”.