Il 2016 si è guadagnato il titolo di annus horribilis dei terremoti. E’ quanto rilevato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) che ha segnalato oltre 53mila eventi sismici in 366 giorni (il 2016 è stato un anno bisestile) rilevati dalla Rete Sismica Nazionale. Tra quelli elencati, è compreso anche il terremoto del 30 ottobre scorso, il più forte in Italia dal sisma avvenuto in Irpinia del 1980.
“Rispetto agli anni precedenti – evidenziano i ricercatori dell’Ingv – il numero di terremoti è sensibilmente aumentato, con eventi più che raddoppiati rispetto al 2014 e più che triplicati rispetto al 2015″ in grandissima parte a causa della sequenza di Amatrice, Norcia, Visso.
Nei primi otto mesi dell’anno scorso, la media giornaliera di eventi è stata intorno ai 40, mentre dal mese di agosto questa media è aumentata fino a raggiungere il valore di circa 300, con giorni in cui sono stati registrati oltre 600 terremoti, molti di bassa magnitudo. La media giornaliera su base annua si attesta sui 145 eventi, decisamente più alta rispetto ai 40 del 2015 e ai 60 del 2014.
Se la sismicità del 2014 e quella del 2015 sono state caratterizzate da numerose sequenze sismiche anche importanti come quella nel bacino di Gubbio, la “causa dell’elevato numero di terremoti del 2016 – spiega all’Ansa Concetta Nostro, ricercatrice dell’Ingv – è dovuto in grandissima parte alla sequenza sismica in Italia centrale iniziata il 24 agosto con un terremoto di magnitudo 6.0 localizzato in provincia di Rieti, proseguita con altri eventi di magnitudo al di sopra di 5.0 e soprattutto con il terremoto di magnitudo 6.5 del 30 ottobre”, il più forte mai registrato dalla Rete Sismica Nazionale, in funzione dai primi anni Ottanta.
A parte i sismi maggiori, la maggior parte dei terremoti localizzati ha avuto comunque una magnitudo inferiore a 2: su tale valore, difficilmente percepibile, si sono contati più di 42mila eventi. Se ci si limita ai terremoti con magnitudo uguale o superiore a 2.5 (quelli per i quali l’Ingv effettua una comunicazione al dipartimento della Protezione Civile) sono circa 3.400 gli eventi nel 2016, circa cinque volte quelli del 2015.
Gli eventi di magnitudo maggiore di 5.0 sono stati ben 6; due quelli di magnitudo maggiore o uguale a 6.0 (gli eventi del 24 agosto, magnitudo 6.0, e del 30 ottobre, Magnitudo 6.5). Altri tre eventi di magnitudo compresa tra 5.0 e 6.0 sono stati localizzati nell’area della sequenza sismica in Italia centrale (24 agosto, 5.4, 26 ottobre, 5.4 e 5.9), mentre un altro terremoto di magnitudo 5.8 è avvenuto con epicentro nel mar Tirreno il 28 ottobre. Numerosissimi, infine, sono stati i terremoti di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0: 64 eventi, oltre 50 di questi localizzati nell’area della sequenza.