Dotare gli infermieri di tablet per lavorare fa calare il tasso di mortalità. È il sorprendente risultato ottenuto dallo studio condotto in due eminenti cliniche ospedaliere inglesi, il Queen Alexandra hospital di Portsmouth e l’University Hospitals di Coventry. Secondo gli autori della ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica britannica Bmj Open, l’uso dei tablet ottimizzati per il lavoro nei reparti ospedalieri, eviterebbe errori di calcolo e di scrittura, errate interpretazioni della calligrafia, dimenticanze nella trascrizione dei risultati di semplici test come pressione e livello di ossigeno facendo scendere la mortalità generale del 15%.
L’analisi è stata condotta a partire dal 2005 nel Queen Alexandra hospital e dal 2007 all’University Hospitals. Nei due plessi ospedalieri a tutte le infermiere sono stati forniti tablet o smartphone con una applicazione specifica in cui scrivere i risultati delle loro osservazioni dopo il giro delle visite ai pazienti. La App è stata progettata per lanciare un allarme in caso di peggioramento dei valori tale da richiedere il consulto di un medico. Complessivamente, notano gli autori, confrontando la mortalità nei due ospedali prima e dopo l’introduzione dei tablet, si sono evitate 750 morti l’anno grazie al nuovo sistema. “Spesso le misure non sono fatte regolarmente, e ci sono ritardi di 8-12 ore” denunciano gli autori. “In altri casi la calligrafia è illeggibile, o mancano dei dati. La maggior parte delle morti evitate – puntualizzano – è in anziani che hanno sviluppato polmonite o altre infezioni scoperte troppo tardi”. Una buona notizia per i pazienti inglesi e un indubitabile caso in cui la tecnologia è realmente utile alla vita dell’uomo.