Le frange più estremiste della metropoli sudafricana avevano già esposto le proprie critiche nei confronti del progetto. E le polemiche, questa notte, si sono probabilmente tradotte in azione: un rogo ha infatti danneggiato il luogo di culto e l’ipotesi di reato su cui sta indagando la polizia di Johannesburg è quello di incendio doloso.
Hargey, in una dichiarazione alla stampa locale, ha parlato di “attacco doloso e deliberato”: le immagini delle telecamere di videosorveglianza mostrano più persone non identificate che ispezionano la zona due ore prima dell’attacco, avvenuto non a caso in coincidenza con la festa musulmana di Eid al-Adha.
Ma il teologo non ha intenzione di arrendersi: “Non ci faranno chiudere – ha affermato – hanno provato in tutti i modi, ma chi si oppone alla moschea aperta deve capire che non ha il copyright sull’islam”.