Cw Leonis, la āstella al carbonioā piĆ¹ vicina al nostro Sistema solare, non ĆØ sola: lo si evince dal suo moto, perturbato dalla presenza di una “compagna di viaggio”.
La perturbazione gravitazionale
Un team di ricercatori dellāIstituto nazionale di astrofisica di Torino (Inaf), coordinati da Alessandro Sozzetti, ha misurato per la prima volta il moto orbitale di Cw Leonis dovuto alla perturbazione gravitazionale di un compagno stellare in orbita attorno ad essa. La scoperta ĆØ stata ottenuta grazie a misure di posizione ottenute con osservazioni dirette fatte grazie all’utilizzo del telescopio riflettore astrometrico Reosc da 1.05m dellāInaf.
La gigante rossa Cw Leonis
Cw Leonis, o Irc+10216, Ć© una gigante rossa la cui atmosfera, ricca di carbonio prodotto dalla reazioni nucleari durante le fasi avanzate dellāevoluzione stellare, si estende per 350 milioni di chilometri, ovvero 500 volte il raggio del nostro Sole. Nelle stelle normali, anche giganti rosse, solitamente l’ossigeno ĆØ predominante rispetto al carbonio; ma in queste stelle avviene il contrario, e la combinazione dei due elementi porta alla produzione di gas, come il monossido di carbonio,Ā che consuma tutto l’ossigeno presente, lasciando libero il carbonio di combinarsi per formare altri composti carboniosi.
“Cw Leonis ĆØ un laboratorio spettacolare per studiare gli ultimi stadi dellāevoluzione stellare” dice Sozzetti sul sito Inaf. “Ć infatti lāoggetto al di fuori dal Sistema solare piĆ¹ brillante del cielo se osservato nellāinfrarosso vicino, ovvero alla lunghezza dāonda di 5 micron. A 12 micron, solo il centro Galattico e la regione di formazione stellare di Eta Carinae sono piuā brillanti. Nella sua evoluzione attraverso la fase di gigante rossa, Cw Leonis ha iniziato a pulsare, perdendo massa per lo sviluppio di fortissimi venti stellari. Ha uno sterminato inviluppo di gas e polveri, che si estende per migliaia di unitĆ astronomiche e nel quale sono state trovate varie decine di molecole diverse, inclusa lāacqua”.
La compagna di viaggio: una stella
“La compagna di Cw Leonis – prosegue Sozzetti – ĆØ probabilmente una stella di massa un poā inferiore al nostro Sole in orbita con un periodo di un poā piĆ¹ di 100 anni. Abbiamo ancora delle fonti di incertezza, come la parziale copertura temporale dellāorbita, la mancata conoscenza di una precisa misura di massa di Cw Leonis e la limitata precisione con la quale i dati Reosc hanno permesso di misurare la distanza di Cw Leonis, e quindi possiamo ancora migliorare le nostre stime”.
I dati analizzati dal team Inaf permettono anche di ottenere per la prima volta una misura diretta della distanza di Cw Leonis da noi, stimata tra 260 e 360 anni luce.