IN UN LIBRO LA STORIA DELLA MANO CHE FERMO’ AGCA

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Sul mistero della suora che il 13 ottobre 1981 afferrò la mano destra di Alì Agca mentre in piazza San Pietro partiva il colpo che avrebbe raggiunto Giovanni Paolo II, ha indagato Antonio Preziosi, giornalista Rai e consultore del Pontificio Consiglio per le comunicazioni sociali. “Immortale” è il titolo con cui uscirà il libro il 13 maggio, in occasione del 34esimo anniversario dell’attentato al Papa polacco.

Preziosi spiega che di questa suora fu lo stesso Agca a parlare nel corso del suo primo interrogatorio dopo aver sparato al Pontefice e sottolinea che non si sono mai più avute notizie né alcuna traccia della consacrata. A riguardo il cronista, alludendo alla ricorrenza della festa mariana dichiara: “Una mano ha premuto il grilletto, un’altra ha deviato la traiettoria del proiettile”. Lo stesso Alì rimase sorpreso di non essere riuscito a uccidere il Papa, questione di cui parlò con lo stesso Woytila durante la visita al carcere di Rebibbia a dicembre del 1983.

Nel libro il giornalista citando alcune fonti dichiara che “dopo l’incontro nel penitenziario romano, Giovanni Paolo II considerava il suo attentatore un poveretto” proprio per la sua “ossessione” manifesta di conoscere i dettagli del Terzo segreto di Fatima. Infine un’ultima anticipazione di Preziosi sul suo nuovo libro, riguarda l’idea che lo stesso Pontefice si era fatto riguardo la matrice dell’attacco in Piazza San Pietro, attribuendo l’attacco ai servizi segreti russi.

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