A dispetto della crisi economica mondiale e del continuo afflusso di barconi straripanti di disperati, sono in aumento gli imprenditori immigrati che si sono stabiliti nel nostro paese, e danno un contributo che fa crescere l’Italia. Ā Proliferano le aziende nate su iniziativa di cittadini extracomunitari. Basti pensare che tra gennaio e giugno di quest’anno ne sono sorte circa 10.000, che rappresentano il 10% del complesso nazionale.
Cresce quindi il saldo tra iscrizioni e cessazioni delle imprese che raggiunge le 7 mila unitĆ , pari al 44% del saldo complessivo.Ā Questo quanto emerge dallāindagine di Movimprese, condotta da Unioncamere ed Info Camere, societĆ adibite a creare reti tra imprese, cittadini, Pubblica Amministrazione, Associazioni di Categoria, Ordini professionali, Operatori dell’informazione economica.
Tra gli immigrati con maggior spirito imprenditoriale i marocchini Ā con il 19,3%, che superano i cinesi con il 14,2% e gli albanesi col 9,4%. Negli scorsi mesi ci sarebbero state 26.353 nuove iscrizioni, che si aggiungono alle 325.000 imprese giĆ esistenti. Di queste 150.000 nellāambito del commercio, in particolare in attivitĆ alberghiere e dedite alla ristorazione di cui si contano 1.305 unitĆ e attivitĆ di noleggio e agenzie viaggio, di cui 1.282. A seguire le aziendeĀ edilizie circa 81.941 e 33.894 le attivitĆ manifatturiere. La maggior parte sono collocate in Lombardia, dove se ne contano 75.261, ma in Toscana si concentra la proporzione piĆ¹ alta, infatti ogni 9 imprese italiane 1 ĆØ gestita da cittadini appartenenti a paesi extra Ue.
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