In Europa i sindacati uniti: la priorità è il lavoro

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I leader dei sindacati degli Stati europei si sono riuniti oggi a Roma, alla vigilia del vertice dei capi di stato e di governo dedicato alla crescita economica e all’occupazione. ‘Un nuovo corso per l’Europa’ è stato il messaggio d’apertura del vertice europeo per ribadire l’importanza di un maggior coinvolgimento delle parti sociali nei processi decisionali, sia nazionali che europei, e per inviare un chiaro messaggio alla nuova Commissione europea, al Consiglio e ai governi nazionali, sulla necessità di superare le fallimentari politiche di austerità e di promuovere un piano straordinario di investimenti, come il Piano ‘Un nuovo corso per l’Europa’ approvato dalla Ces. Presenti alla convention i sindacati dell’Austria (Ögb), del Belgio (Fgtb e Cgslb), della Bulgaria (Citub), della Germania (Dgb), della Grecia (Gsee), della Francia (Cgt e Cfdt), di Malta (Gwu), del Portogallo (Cgtp-In), del Regno Unito (Tuc), della Spagna (Ccoo e Ugt-E), della Svezia (Lo-S), della Svizzera (Uss) e della Repubblica Ceca (Čmkos). Per l’Italia invece hanno partecipato i leader di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni- Annamaria Furlan, Luigi Angeletti, e per l’Europa, il segretario generale della Confederazione europea dei sindacati (Etuc-Ces), Bernadette Ségol.

E’ emerso come l’Europa abbia bisogno di voltare pagina rispetto a una conduzione dell’economia basata su politiche di austerità e di solo rigore contabile. Queste politiche si sono rivelate incapaci di condurla fuori dalla crisi e hanno, al contrario, provocato la frenata nella crescita economica europea. “Dopo anni di crisi economica e di risposte sbagliate, è giunto il tempo di una politica volta agli investimenti – hanno fatto sapere – allo sviluppo economico e alla creazione di occupazione stabile e di qualità. Per questo, chiediamo alle autorità nazionali ed europee di aprire con la Confederazione europea dei sindacati un confronto, ossia la proposta di un piano straordinario europeo di investimenti per la crescita sostenibile e l’occupazione. Questa proposta, alla luce del peggioramento della situazione economica e sociale dell’Europa, risulta di particolare urgenza e quindi deve entrare nel programma di lavoro della nuova Commissione europea”.

La segretaria generale della Confederazione europea dei sindacati, Bernadette Se’gol – a chiusura dei lavori del vertice dei sindacati europei – ha ammonito: “Basta parole e promesse. E’ l’ora di un piano straordinario europeo di investimenti per la crescita sostenibile e l’occupazione che trovi le risorse necessarie per voltare pagina”. “Al vertice europeo sul lavoro” – che si terrà a Milano mercoledì prossimo, ha proseguito Se’gol, “ci aspettiamo che non vengano fatte solo promesse. Vogliamo un piano straordinario. Non è più tempo di parlare, occorre agire”. “Le politiche di austerità – conclude la segretaria – non sono riuscite a centrare gli obiettivi rivelandosi controproducenti”. Sempre nella giornata di lunedì, i leader dei maggiori sindacati europei e i vertici della Confederazione europea dei sindacati hanno adottato all’unanimità la “Dichiarazione di Roma” secondo cui l’Europa ha bisogno di “voltare pagina rispetto a una conduzione dell’economia basata su politiche di austerità e di solo rigore contabile” e hanno lanciato la proposta di un “nuovo corso per l’Europa” con un piano straordinario europeo di investimenti.