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Il terrorismo islamico e le profezie della Fallaci

Alcuni giorni dopo la rovinosa sciagura delle torri gemelle, che come modalità di attacco terroristico può imputarsi solo ad una psicopatologia o all’estremismo islamico perché neppure i Barbari avrebbero osato tanto se avessero avuto i mezzi per farlo, la scrittrice e giornalista Oriana Fallaci commentava con la sua cruda e indistinguibile penna la situazione inverosimile e pazzesca in cui il terrorismo appariva come un bambino svezzato e coccolato dall’Occidente, senza risparmiare nessuno dei due emisferi, quello orientale dell’estremismo islamico, distorto e ubriaco di odio per l’America, e quello occidentale, miope ad ogni segnale pericoloso e piegato alle volontà coraniche, largo di concessioni fino ad eliminare i simbolismi peculiari della propria cultura. La scrittrice che ha subito azioni processuali e diplomatiche per il “vilipendio” all’Islam in diverse città europee, scriveva: “l’odio per l’Occidente cresce. Si gonfia come un fuoco alimentato dal vento, e i seguaci del fondamentalismo islamico si moltiplicano come i protozoi d’una cellula che si scinde per diventare due cellule poi quattro poi otto poi sedici poi trentadue. All’infinito”.

La sua interpretazione sembra scritta ieri e nella sua agghiacciante attualità descrive gli estremisti che oggi, hanno invaso con successo Libia, Somalia, Afghanistan, Bengasi, Nigeria, etc.. Dopo tanti anni non siamo allenati a subodorare il nemico, intorpiditi da quel clima di tolleranza e dal nostro perbenismo e neppure il terrore di quegli attimi infernali ci ha resi recettivi alle sottili e silenziose trappole, al massimo insonni e paranoici agli aeroporti o ai luoghi affollati. Ma i fantasmi sono di carne e ossa, sono davvero in mezzo a noi? Ci servono il kebab e prendono premi come pizzaioli? E’ sbagliato dubitare di quel brav’uomo che nel quartiere di Milano curava il giardino con in mano una cesoia e la mattina seguente indossava un turbante e in mano aveva un mitra? Mi chiedo se abbia ricevuto la benedizione dal suo Imam nella moschea italiana dove pensavo andasse a pregare. Davvero non poteva essere preso dall’ intelligence quando era tra noi invece di andare alla sua caccia spietata di vendetta con droni e missili?

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