IL SINDACO DI TAORMINA: “COSÌ CI PREPARIAMO AL G7”

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I riflettori internazionali sono puntati su Taormina. La splendida città siciliana, meta di turisti provenienti da tutto il mondo, si appresta ad accogliere i grandi della Terra per il G7 che si terrà il 26 e il 27 maggio. “Siamo pronti”, assicura a In Terris Eligio Giardina, sindaco della città. Il quale afferma con un pizzico d’orgoglio che “siamo riusciti in quaranta giorni di cantieri a velocità da record” a rendere “possibile l’impossibile”.

Intanto il clima che si respira in città è surreale. La macchina della sicurezza è attiva già da tempo. L’ingresso è consentito ai soli residenti muniti di un pass. Sono quasi diecimila i militari attesi. La sensazione di assedio già c’è: anche le piccole vie del centro storico sono presidiate per ventiquattrore e i cecchini sono appostati sulle terrazze con vista mare. Giardina elargisce tranquillità: “Taormina probabilmente in questi giorni è la città più sicura al mondo”. Qualche preoccupazione suscita invece la manifestazione di dissenso che si terrà a Giardini Naxos il 27 maggio.

Signor sindaco, come vive l’attesa di questo evento la città di Taormina?
“Siamo pronti ad accogliere questo evento mondiale. Si tratta di una situazione straordinaria. Non abbiamo mai visto Taormina in questa versione: la cosa che più colpisce è l’assenza assoluta di turisti, che sono la nostra linfa vitale. Ma vista l’importanza dell’evento, siamo disposti ad accettare tutto questo”.

Quindi non c’è insofferenza da parte della cittadinanza?
“Sicuramente esistono grandi disagi, non possiamo nasconderlo. Gli abitanti hanno persino difficoltà a muoversi da un punto all’altro della città. Questo clima fa scaturire anche qualche preoccupazione, che però è superata dalla massiccia presenza di militari sul territorio. Io mi sento sicuro e presumo che anche i miei cittadini lo siano”.

A proposito di sicurezza, le misure si sono irrigidite a seguito dell’attentato di Manchester?
“A Taormina la sicurezza era già al massimo livello. I filtri sono talmente stretti e rigorosi per cui l’impressione già da giorni è che le forze dell’ordine stanno garantendo un altissimo grado di controllo. Dopo l’attentato di Manchester non è cambiato nulla, se non il dolore immenso che provocano le immagini di una strage di adolescenti e bambini”.

Nei mesi scorsi lei aveva lamentato un ritardo dei cantieri per questo G7, avvertendo che il “rischio concreto” per Taormina e per l’Italia era quello di una “figuraccia”…
“Un rischio che fortunatamente è stato evitato. Tutto ciò che era previsto è stato fatto. Quaranta giorni di cantieri a velocità da record hanno reso possibile l’impossibile, compiendo un lavoro che in genere ci vogliono anni a realizzare. Taormina incanterà il mondo”.

Da lunedì scorso tutti i porti siciliani sono stati interdetti: per motivi di sicurezza nella settimana del G7 sono bloccati gli sbarchi sull’isola. È cambiato qualcosa per voi?
“No, assolutamente. Gli sbarchi non toccano la città di Taormina. Credo che di questa novità se ne siano accorti piuttosto gli abitanti di grandi città vicine come Catania o Messina”.

Cosa prevede il protocollo? Lei stringerà la mano ai leader mondiali?
“Ho una riunione oggi pomeriggio (25 maggio, ndr) per essere messo al corrente sull’iter del protocollo della presidenza della Repubblica e del Consiglio. Come lei può immaginare, non sono abituato a presenziare a questo tipo di cerimonie, pertanto aspetto disposizioni. Certamente mi farebbe piacere salutare i leader mondiali”.

Non che Taormina ne abbia bisogno, ma spera che questo evento possa promuovere la sua città ed incentivare ulteriormente il turismo?
“La presenza di Taormina sulle tv di tutto il mondo può e deve suscitare alla città – nel breve, nel medio e nel lungo termine – un indotto turistico. Soprattutto la mia speranza è che si possa inviare al mondo un messaggio sui veri valori non solo di Taormina ma di tutta la Sicilia. Che sono quelli della bellezza, della cultura, dell’attenzione alle problematiche internazionali”.

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi ha visitato Taormina lunedì scorso. Com’è andato l’incontro?
“Molto bene. È stato l’incontro conclusivo di un impegno che la Boschi ha vissuto in prima persona per preparare da un punto di vista infrastrutturale questo evento. Lei stessa ha sottolineato che siamo riusciti a rendere la città pronta a questo evento rispettando la tempistica dei lavori senza deroghe”.

La Boschi ha detto inoltre che a novembre ci sarà un altro incontro del G7 a Taormina…
“Ci sarà l’evento di chiusura della presidenza italiana del G7 dedicato alle pari opportunità. La data scelta è quella del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Siamo onorati che la nostra città sia stata scelta per un doppio appuntamento di caratura globale”.

Federico Cenci: