Con il titolo “Prevenire Conflitti – Elaborare Soluzioni” torna Diplomacy, il Festival della Diplomazia giunto ormai alla sua quinta edizione. Il Festival si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e gode dei patrocini della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Camera dei Deputati, della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero dell’Interno, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, della Regione Lazio, di Roma Capitale e di numerose Ambasciate, Università e partner scientifici.
La manifestazione, che ha come madrina d’eccezione la cantante israeliana Noa, Achinoam Nini, artista impegnata nell’utilizzo della musica come mezzo di riavvicinamento fra popoli in conflitto, si articolerà in oltre quaranta appuntamenti ospitati in prestigiose sedi istituzionali e accademiche con un ricco calendario animato dai principali protagonisti del panorama nazionale e internazionale. Filo conduttore di tutti gli incontri i diversi modi di intendere e applicare le relazioni internazionali. Tanti gli argomenti di stretta attualità quali, fra gli altri, le nuove tecnologie, i conflitti che – dall’Ucraina alla Siria, passando per l’Iraq e la Striscia di Gaza – stanno infiammando il pianeta, la crisi economica, i diritti umani, l’economia globale e la lotta alla criminalità. Oltre ai dibattiti sono previste iniziative culturali a tema e attività dedicate agli studenti. Sono inoltre previsti spazi B2B riservati alle aziende che avranno luogo all’interno delle Ambasciate del Messico, del Brasile e della Cina.
Tante le personalità che prenderanno parte alla kermesse il noto politologo e teorico delle relazioni internazionali John Ikenberry. Per l’economia, si confronteranno sul tema Abenomics versus Economics il presidente di Snam Lorenzo Bini Smaghi, l’ex vice ministro dell’Economia Stefano Fassina e autorevoli rappresentanti della Commissione Europea moderati dal già Segretario Generale della Farnesina e Presidente della Fondazione Italia Giappone Umberto Vattani.
Il tema caldo della lotta alla criminalità e al terrorismo internazionali, partendo dai flussi monetari, verrà discusso, fra gli altri, dall’ex giudice Stefano Dambruoso, oggi Questore della Camera dei Deputati, da Enzo Ciconte, autore dell’ Atlante delle Mafie, dagli Ambasciatori di Albania e Azerbaigian, S.E. Neritan Ceka e Vaqif Sadıqov e dall’autrice della rubrica Follow the Money de La Repubblica, Loretta Napoleoni.Non mancheranno le riflessioni, con un occhio alle esperienze del Golfo Arabico, sulla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e museale italiano.
A confrontarsi sul tema, fra gli altri, Mounir Bouchenaki, direttore Arab Regional Centre for World Heritage, Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI e Claudio Presicce, Sovrintendente ai beni culturali di Roma Capitale e direttore Musei Capitolini.
Domenica 26 alle 10.30, il Teatro dei Dioscuri (via Piacenza,1 – evento aperto al pubblico fino esaurimento posti) ospiterà il Grande Processo al Maresciallo Josip Broz Tito, capo indiscusso della Jugoslavia dalla fine della seconda guerra mondiale al 1980, anno della sua morte. Il ruolo dell’imputato-Tito sarà interpretato da Federigo Argentieri, professore di Storia d’Ungheria alla John Cabot University di Roma. L’accusa di Paolo Mieli (storico, giornalista) e la difesa di Paolo Cirino Pomicino (politico, opinionista) passeranno al vaglio la portata storica, politica, morale del Maresciallo accusato di crimini contro l’umanità. Sarà il “giudice” Stefano Dambruoso, questore della Camera dei Deputati, insieme a una giuria popolare (il pubblico in sala), a emettere la sentenza.