Il non-profit si schiera contro la tassa sulle fondazioni

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Negli ultimi cinque anni l’aumento della tassazione per le Fondazioni di origine bancaria si è quadruplicato: dai 100 milioni di euro annui previsti nel 2011, infatti, si prevede il raggiungimento di 360 milioni per il 2015. Inoltre, le erogazioni benefiche destinate ai servizi alla persona, alla cultura e alla ricerca scientifica potrebbero nel prossimo anno fare i conti con tagli per 18 milioni di euro.

Il panorama associazionistico è allarmato e Massimo Coen Cagli, direttore scientifico della Scuola di Roma Fund-raising.it, afferma che “è veramente preoccupante il silenzio del governo. Come se la questione fosse solamente di natura tecnica fiscale. È invece una questione sociale di enorme rilevanza. Anche perché questo prelievo fiscale forzato verrà utilizzato da un sistema pubblico che è lungi dall’avere le idee chiare su come ricostruire il nostro welfare sociale”

La Scuola di Roma, così, ha consegnato al governo un elenco di oltre 80 provvedimenti e azioni da poter immediatamente adottare col fine di dare pieno sviluppo al fundraising, per garantire alla società un welfare sociale più efficiente e democratico: «Qui non c’entra l’equità fiscale – continua Cohen Cagli – Qui c’entra il fatto che questo governo come tutti i precedenti, nonostante i proclami, non ha ancora un’idea chiara di quale sia il ruolo indispensabile del Terzo Settore. Siamo un po’ stanchi di essere portati in palmo di mano come “parte buona” della società civile se poi non si ha il coraggio di fare una vera politica sul finanziamento privato e sociale di questo settore.
I fatti dicono questo: per far diventare Primo il Terzo settore, non solo si tagliano i finanziamenti pubblici generalmente rivolti alle attività del non profit, ma sono stati fatti provvedimenti che ostacolano il fundraising e la filantropia: Iva sulle spese fatte con fondi filantropici, tassazione delle Fondazioni, livelli di defiscalizzazione delle donazioni differenziati per ambito tematico, mancata liberalizzazione dei sistemi di raccolta”.

Giulia Capozzi: