Sarà un ricco palcoscenico di eventi, quello che verrà offerto dal cielo di questo nuovo anno: il protagonista assoluto sarà Mercurio, che a maggio transiterà davanti al disco solare offrendo un’eclissi attesa da ben 10 anni. La scena gli verrà poi rubata da Marte, che tornerà in opposizione dopo due anni per farsi ammirare meglio, e dopo ancora dal Sole, che affronterà altre due eclissi. Nell’attesa, numerosi intermezzi garantiti da piogge di stelle cadenti e dalla cometa Catalina.
“Sarà proprio Catalina a farci gli auguri di Capodanno – afferma l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope -. Nelle prime ore del 1 gennaio la cometa è stata angolarmente vicina alla brillante stella Arturo, nella costellazione di Boote. Nelle settimane successive continuerà a farci compagnia, e il 17 gennaio raggiungerà la minima distanza dalla Terra”. Il 9 marzo sarà il giorno dell’eclissi totale di Sole. “Purtroppo non sarà visibile in Italia, ma solo nell’Oceano Pacifico – spiega Paolo Volpini della Uai -. L’appuntamento si rinnoverà il 1 settembre con un’eclissi anulare che sarà visibile in Africa Centrale, Oceano Indiano e Oceano Atlantico”.
Il 9 maggio toccherà al “piccolo” Mercurio l’ardua impresa di oscurare il Sole: ci proverà timidamente, trasformandosi in un puntino nero che attraverserà il disco luminoso in una lenta marcia lunga ben sette ore. Telescopi puntati con le dovute precauzioni per la vista, per non perdere uno spettacolo atteso da 10 anni che si ripresenterà solo nel 2019. Pochi giorni dopo, il 22 maggio, sarà il turno di Marte, che tornerà in opposizione dopo due anni offrendoci le migliori condizioni di visibilità: “Sarà più vicino a noi rispetto al 2014 – sottolinea Masi – ma sarà un po’ penalizzato per l’altezza più bassa sull’orizzonte nei cieli italiani”.