Iacomini (Unicef Italia): “Domenica sarò Charlie e un bimbo nigeriano”

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L’Unicef parteciperà alla manifestazione di domenica a Parigi per mostrare solidarietà dopo l’attacco terroristico contro Charlie Hebdo. “Domani a Parigi sarò Charlie Hebdo e Nigeriano” ha scritto in una nota Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia, ricordando anche i morti della Nigeria e i bimbi vittime dei conflitti nel mondo. “Sarà una giornata di lutto mondiale. La tragica morte dei giornalisti di Charlie Hebdo deve far riflettere tutti – prosegue il comunicato del rappresentante dell’agenzia Onu per i diritti dell’infanzia – a cominciare dai capi di stato e di governo”. Iacomini ha condannato l’attentato, un gesto frutto di quell’odio che nasce in luoghi “da troppo tempo senza pace dove la guerra alimenta terrorismo e gesta folli specie ai danni dei bambini”.

La tragica morte di questi cittadini d’Europa – si legge ancora – deve “aprire” le coscienze “di noi cittadini distratti sulle migliaia di morti quotidiane di innocenti per mano del terrore. Penso ai duemila cadaveri che giacciono a Baqa in Nigeria. Ai migliaia di bimbi morti in Siria, centrafrica, sud Sudan, ogni giorno e nel silenzio generale”. Per far fronte all’emergenza “Occorre un risveglio collettivo e un sforzo di pace nei luoghi caldi del mondo. Solo cosi si sconfigge l’estremismo. Ecco perche domani a Parigi io sarò Charlie Hebdo. Ma sarò anche un bambino nigeriano, siriano, sudafricano, iracheno, ucraino, palestinese, centrafricano che da anni e ogni giorno nell’indifferenza generale solo perché lontano geograficamente, politicamente e dai riflettori muore innocente”.

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