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domenica 2 Marzo 2025

I ciechi che nessuno vede

โ€œHo perso la vista eppure camminando riesco a non finire contro nessuno. La gente invece sbatte su di me continuamente, senza porsi il problema, nรฉ chiedere scusa, nรฉ rispetto. Mi chiedo chi sia cieco veramenteโ€. Massimo racconta la sua storia quotidiana, fatta di mille ostacoli, a volte logistici piรน spesso culturali. Ma non cโ€™รจ rabbia nelle sue parole, piuttosto tanta amarezza.

โ€œQuando sono nato non avevo alcun problema โ€“ racconta -, ma a due anni e mezzo unโ€™emorragia agli occhi mi ha causato i primi danni visivi. Poi ci fu la storia del vaccino della trivalente, forse non a norma, che mi ha portato persino disagi motori. Ho avuto enormi difficoltร  nellโ€™inserimento scolastico e solo pochissimi alunni, negli anni, hanno mantenuto un legame dโ€™amicizia con meโ€.

Massimo perรฒ reagisce, si getta a capofitto nello studio utilizzando macchinari per ipovedenti prima e spartiti in braille dopo; dร  corpo alla passione ereditata dal nonno, la musica, diplomandosi in clarinetto al conservatorio romano di Santa Cecilia. Nel โ€™92 comincia a lavorare come centralinista al comune di Roma e, dopo i compagni di classe, anche il microcosmo dellโ€™ufficio lo isola: โ€œManca lโ€™educazione e la conoscenza dei problemi da parte delle persone normodotate; credono che finchรฉ a loro gira tutto bene non hanno bisogno di contaminare la propria esistenza coi problemi degli altriโ€.

Su circa 400 colleghi del municipio โ€“ racconta โ€“ soli in tre gli rivolgono il saluto la mattina. Incontro questa indifferenza anche quando cammino per strada, con le mie due stampelle o con la persona che mi accompagna. Mentre mi avvicino alla gente sento le voci e riconosco molti vicini di casa. Ma non appena arrivo a due metri da loro piomba il silenzio tra il gruppo prima cosรฌ loquaceโ€. Un racconto che diventa uno schiaffo per coloro che emarginano chi cerca di condurre una vita normale nonostante lโ€™handicap.

โ€œSono stufo anche di camminare, rischiando di finire a terra ogni volta, perchรฉ le persone sono troppo impegnate a contemplare le vetrine dei negozi o il proprio smartphone, e spesso mi centrano in pieno senza neanche scusarsiโ€. Dal 2004 Massimo vive completamente solo: prima perde la madre Lea nelโ€™93, malata di alzheimer, mentre nel 2004 suo padre muore a causa di un tumore. โ€œQuando ho capito che se non ero io a relazionarmi con gli altri nessuno mi parlava, sono entrato in uno stato di totale abbandono; la solitudine รจ stata la mia compagna di viaggioโ€.

Si deve cambiare la cultura nella testa delle persone e lโ€™Unione Europea in questo senso sta facendo passi importanti: Berlino ad esempio ha lanciato lโ€™iniziativa โ€œUna cittร  per tuttiโ€ con lโ€™obiettivo di ricostruire lโ€™ambiente urbano su misura delle persone portatrici di handicap. La stazione centrale della capitale tedesca รจ stata ristrutturata ed ora dispone di 30 ascensori con annunci vocali e percorsi con segnalazioni a terra per i disabili civili. Purtroppo lโ€™esempio tedesco รจ solo unโ€™eccezione che deve fare i conti con una diffusa indifferenza della politica su queste delicate tematiche. Eppure il problema riguarda moltissime persone: nel mondo infatti โ€œci sono 285 milioni di disabili visivi, di cui 39 milioni non vedenti e 246 milioni ipovedenti. In Europa, poi, il 50% circa dei casi di ipovisione potrebbe essere evitato se si attivassero interventi precoci e piรน miratiโ€, spiega Giuseppe Castronovo, presidente della Iapb Italia onlus, in occasione di uno studio condotto da Deloitte Access Economics e presentato a Roma dal Forum europeo contro la cecitร  (Efab). Solo in Italia sono 350 mila.

A volte il dover trovare una soluzione quando non si hanno alternative ti spinge ad ingranare quella marcia in piรน che non pensavi di avere. Massimo, con tutte le sue difficoltร , continua a sorridere alla vita perchรฉ sa che il suo problema lโ€™ha cambiato profondamente ma allo stesso tempo gli ha insegnato ad essere un uomo forte e autonomo: โ€œIl vero cieco non sono io ma tutte quelle persone che vogliono vedere ciรฒ che a loro fa piรน comodo non rendendosi conto che, aiutare chi ha bisogno, puรฒ riempirti di una linfa vitale che va oltre lโ€™immaginabileโ€.

 

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