Oltre mezzo milione di bambini con disabilitĆ in Sud Africa sono esclusi dal sistema scolastico. Sono le drammatiche cifre che rivela il rapporto stilato dalla organizzazione non governativa statunitense Human rights watch dal titolo āComplice nell’esclusione: il fallimento del Sud Africa nel garantire un’istruzione inclusiva ai bambini con disabilitĆ ā. Nel rapporto si evidenzia come, in cinque delle nove province del Paese, i bambini disabili debbano affrontare sia barriere architettoniche, sia una cultura discriminatoria fin dalla nascita. L’accesso alla scuola ĆØ per loro spesso completamente precluso a causa dellāassenza di una formazione specifica per gli insegnanti che non sono in grado di lavorare con gli alunni disabili in classe. āAbbiamo provato a inserirlo in una scuola tradizionale ā testimonia la mamma di un ragazzo Down – ma ci hanno detto che, poichĆ© non era come gli altri bambini, non erano in grado di insegnargliā.
Lāunica possibilitĆ che rimane ai genitori ĆØ quella di iscrivere i figli nelle āscuole specialiā che perĆ² hanno liste di attesa molto lunghe, chiedono spesso il pagamento di una retta e sono lontane dai centri rurali. Un’altra mamma, che ha un figlio di 11 anni con spina bifida, si ĆØ rivolta a ben nove scuole speciali, prima di riuscire a iscrivere il ragazzino. Ma questa scuola ĆØ lontana e chiede una tassa: āDa quando Lesley va a scuola ā racconta la donna nel video pubblicato da Human rights watch – ci alziamo ogni mattina alle 4. Ci vuole un’ora per arrivare a scuola. E il servizio di trasporto costa 32 dollari al meseā. E proprio questa spesa, unita alla distanza di queste strutture, scoraggia molte famiglie, in molti casi indigenti, dal mandare il figlio disabile a scuola.
Di qui, le richieste rivolte da Human rights watch al governo sudafricano: primo, āgarantire che tutti i bambini e i giovani con disabilitĆ abbiano accesso a una formazione di qualitĆ ā procedendo innanzitutto con āuna raccolta di dati precisi su quanti bambini con disabilitĆ rimangono oggi fuori dalla scuolaā. Secondo, āil governo dovrebbe adottare una nuova politica, chiedendo a tutti i governi provinciali e alle scuole di garantire che tutti gli studenti con disabilitĆ possano completare l’istruzione di base, e che questi abbiano l’opportunitĆ di frequentare le scuole ordinarie, senza subire discriminazioni e violenzeā. Terzo, āil governo dovrebbe garantire che tutti i bambini con disabilitĆ e le loro famiglie siano adeguatamente consultate rispetto all’inserimento scolastico. Per rispettare i suoi obblighi internazionali, il governo dovrebbe poi rimuovere le tasse scolastiche e le altre barriere finanziarie che impediscono i bambini con disabilitĆ di andare a scuolaā.
āL’istruzione inclusiva ĆØ un diritto, non un privilegio ā conclude Samantha Rau Barriga, direttrice della sezione āDisability rightsā di Human rights watch ā e investire in scuole che includano i bambini con disabilitĆ significa che apprenderanno le competenze di base e impareranno a essere indipendenti e questo porterĆ , a lungo termine, a una comunitĆ piĆ¹ inclusiva e accoglienteā.