Human Rights Watch accusa la polizia francese: “Abusi sui migranti”

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Fuggono dai loro Paesi nella speranza di trovare un tenore di vita migliore, senza essere vittime di attentati o di gruppi terroristici o morire di fame. Ma non sempre quando arrivano nel luogo di destinazione le loro sofferenze vengono meno. Secondo l’Organizzazione Human Rights Watch i migranti che aspettano nel porto di Calais per cercare di attraversare la Manica verso il regno Unito subiscono maltrattamenti e abusi da parte della polizia. Colpi con i bastoni, attacchi con spray, sono queste le violenze che subiscono gli immigrati e richiedenti di asilo politico che si trovano nella città.

Più di mille persone – per la maggioranza provenienti da Etiopia ed Eritrea – vivono in accampamenti o per le strade di Calais. “I richiedenti di asilo o gli immigrati non dovrebbero subire violenze da parte della polizia in Francia, e nessuno che abbia chiesto asilo dovrebbe essere abbandonato a vivere per la strada”, si legge in una nota di Izza Leghtas direttrice per l’europa Occidentale di Hrw. L’organizzazione ha parlato con 44 migranti – tra novembre e dicembre dello scorso anno – e tutti hanno riferito che si tratta di abusi abitudinari commessi da agenti di polizia.

Diciannove di loro, tra cui anche alcuni minori – hanno ammesso di aver sofferto questo tipo di abusi e otto di loro presentavano ancora ferite visibili. È stato il ministro francese degli esteri, Bernard Cazenueuve ha rispondere alla denuncia mossa dalla Ong, accusandola a sua volta di non “essersi disturbata nel verificare le accuse di violenza da parte della polizia”. “La gravità delle accuse pubbliche contro le forze dell’ordine formulate nel documento dovevano aver portato la Hrw ad ascoltare i responsabili della polizia riguardo a fatti precisi, o a informare i servizi competenti”. Inoltre il ministro degli esteri ha dichiarato che dallo scorso settembre circa 400 migranti hanno fatto richiesta di asilo politico e hanno usufruito di un alloggio.

Manuela Petrini: