“Mi resta molto caro questo ricordo della vita, nel suo complesso, sulla Stazione spaziale, che è fatta di tanti momenti. Questa sensazione di volare in libertà nelle tre dimensioni, questa sensazione di leggerezza credo sia la cosa che mi mancherà in assoluto di più. La prima doccia l’ho fatta seduta su una sedia, in Scozia, durante il viaggio di ritorno a Houston a Houston, poi l’altra cosa è stata il mio primo pasto a Houston: una bella insalatona di tonno, noci e pomodori che avevo un po’ sognato nello Spazio”. E’ quanto ha dichiarato Samantha Cristoforetti in collegamento video con la sede dell’Agenzia Spaziale Italiana di Tor Vergata.
Il capitano Cristoforetti, pilota dell’Aeronautica militare ha racconta i quasi 200 giorni passati sulla Stazione Spaziale internazionale, non senza tradire qualche emozione e ha spiegato che al rientro dello spazio si è sentita pesare 500 tonnellate a causa della forza di gravità. “Ho prestato le mie mani e i miei occhi alla scienza, ho servito la scienza – spiega la Cristoforetti parlando della missione Futura – Gli astronauti non sono veri e propri scienziati ma lavorano con la comunità scientifica in tandem. Ora io faccio un po’ da cavia e sicuramente le ricerche che ho condotto potranno avere ricadute per la salute e la vita delle persone sulla Terra”.
“L’astronauta non fa la celebrità di mestiere, stare sulla Iss è una esperienza eccezionale a missione finita farò attività di comunicazione per raccontare ma sono sicura che questa esperienza mediatica finirà – spiega AstroSamantha – In certi momenti mi sembra di essere ancora sulla Iss, in altri momenti mi sembra che sia stato tutto un sogno. La fase di elaborazione di questa esperienza richiederà molto tempo ora è davvero presto per parlarne”.
Da qui a cinque anni l’italia avrà altri due suoi connazionali che partiranno come astronauti in missione sulla Stazione spaziale Internazionale. a dare la conferma è il presidente dell’Agenzia Spaziale italiana, Roberto Battiston, al termine della prima video conferenza da Houston di Samantha Cristoforetti. Questo sarà possibile grazie a due diversi progetti, uno con la Nasa – con il quale sono volati nello spazio la Cristoforetti e Luca Parmitano – mentre l’altro è con la Esa, l’agenzia spaziale europea.