A poco più di un anno dall’annuncio di Google di voler produrre auto in grado di guidare autonomamente, la Google Car debutta in California. Sono partiti in questi giorni i primi test su strada delle auto robot dalla caratteristica forma di bolla, test ancora limitati a dei giri intorno al quartiere del colosso informatico, nella cittadina californiana di Mountain View. Le prove hanno coinvolto inizialmente 25 vetture, ma la compagnia punta a realizzarne tra le 50 e le 100 da provare in condizioni diverse, in collina o con la pioggia. I prototipi hanno ancora dietro al volante un “umano d’emergenza” in grado di prendere i comandi in caso di anomalie.
L’ambizioso obiettivo – spiega il co-fondatore di Google, Sergey Brin, dal Googleplex, l’ampio complesso di uffici che compongono il quartier generale dell’azienda – è di portare in commercio entro cinque anni auto completamente controllate dai computer che eliminino l’errore umano, fattore stimato come causa del 90% del milione e 200mila incidenti che avvengono su strada ogni anno nel mondo. Finora, come ha di recente certificato un rapporto Usa, i veicoli a guida autonoma – non solo Google ma anche Audi – sono stati coinvolti in 11 incidenti dall’inizio delle sperimentazioni. Incidenti però per lo più causati dal tamponamento di altri veicoli guidati da… “umani”.