Continuano i contrasti tra Google e il Governo cinese sulle libertà in rete. Ma questa volta sembra che Pechino abbia deciso di fare sul serio. Infatti è dal 26 dicembre scorso che tutte le e-mail con gli indirizzi “gmail.com” siano state bloccate definitivamente attraverso un potente firewall. Secondo gli attivisti di Greatfire.org – un sito che monitora la libertà di espressione online in Cina – il governo avrebbe attivato il “Golden Shield project”, conosciuto anche come “Great firewall”, ossia uno dei più complicati meccanismi di sorveglianza internet nel mondo.
In realtà il blocco alle utenze di posta elettronica era già cominciato diversi mesi fa, ma molte persone erano comunque riuscite a fare il login ai server usando applicazioni di altre società, come ad esempio Microsoft Outlook e Apple Mail. Già nel 2010 l’azienda di Mountain View, a causa di divergenze di opinione con Pechino e dopo vari attacchi hacker, aveva deciso di spostare lo smistamento del traffico elettronico dalla regione speciale cinese di Hong Kong, sperando di aggirare così la censura, ma a quanto sembra senza successo.
Infatti secondo il Dyn Research – un osservatore di internet – il servizio è stato interrotto proprio dallo snodo di Hong Kong. Taj Meadows, portavoce di Google, non ha confermato direttamente l’accaduto, ma ha spiegato che dai monitoraggi effettuati in tempo reale sulla Cina, è stato evidenziato un calo significato del traffico, anche se “da parte di Google non ci sono problemi o cose che non funzionano”. Non ha tardato ad arrivare la risposta del ministro degli esteri cinese, che tramite la sua portavoce Hua chunying, ha fatto sapere che il Governo cinese non è a conoscenza di nessun tipo di censura sul servizio di posta, anzi “il Governo apprezza sempre le società straniere che fanno un lavoro rilevante in Cina”.