Alla diffusione dell’ennesima notizia di soprusi, abusi e botte ai bambini di una scuola materna, oltre ai consueti sentimenti di rabbia, sgomento e incredulità sale da dentro un grido:adesso basta! Basta davvero! In queste occasioni venga fuori la personalità del nostro governo! Cambi realmente le cose, corra a gambe levate alla Camera in seduta straordinaria, per usare i suoi amati toni da runner, per formulare una legge che impedisca alla radice accadimenti come questo che non devono essere permessi in nessun luogo, mai, figurarsi in una scuola materna! Altro che riforma della scuola e diritto all’insegnamento. I provvedimenti disciplinari mossi a questi “stallieri” impazziti convinti di lavorare come domatori in un circo di cavalli, sono briciole che fomentano solo il desiderio di vendetta per la sproporzionata resa di giustizia e non restituiscono ai bambini la loro innocenza.
Questi ultimi hanno subito un’amputazione che nessuno potrà riportare allo stato precedente l’abuso. E allora sono urgenti misure preventive di controllo della formazione dei docenti tese ad accertare il possesso dei requisiti comportamentali per garantire l’inviolabile diritto dei bambini a essere tali. Coloro che non hanno la vocazione all’insegnamento e sono carenti nelle più elementari relazioni ad personam, andranno aiutati nelle opportune sedi. Non si può tollerare che accadano ancora vicende come questa. A fare le spese della nostra indifferenza sono i bambini. Basta ai bambini oggetto di abusi sessuali fuori e dentro le mura di casa e di scuola; a quelli vittime del traffico di organi, del turismo sessuale, del bullismo; basta ai bambini armati di mitra, costretti a lavorare, uccisi perché non sono nati maschi, amputati e sfregiati per impietosire chi fa loro elemosina. Basta a questo feroce e silenzioso olocausto. Questa non è infanzia “violata”, di più, è negata.