L’ombra di Giove congela l’atmosfera della più vulcanica delle sue 8 lune, Io, ogni due giorni; per la precisione, a intervalli regolari pari a 1,7 giorni terrestri. La scoperta, del Southwest Research Institute di Boulder, è stata resa possibile grazie all’utilizzo del telescopio Gemini posizionato nelle isole Hawaii (Usa). Lo studio è stato pubblicato su Journal of Geophysical Research. “E’ la prima volta che si osserva questo fenomeno direttamente” ha commentato il coordinatore della ricerca, Constantine Tsang.
Con oltre 300 vulcani attivi, Io è l’oggetto geologicamente più attivo del sistema Solare, il quarto per dimensione, nonché il più denso di tutti. Il suo nome deriva da quello di Io, una delle molte amanti del dio Zeus (o Giove, appunto) secondo la mitologia greca. I suoi vulcani emettono diossido di zolfo anche 480 chilometri di distanza dal cratere; il diossido rappresenta inoltre il principale gas della sottile atmosfera di questa luna.
Ogni volta che Giove proietta la sua ombra su Io, il brusco calo della temperatura fa congelare il diossido di zolfo sulla superficie e l’atmosfera si riduce, facendola “collassare”. Al termine dell’eclissi quotidiana, Io torna a essere illuminata dal Sole e il diossido di zolfo si scongela tornando allo stato gassoso e alle sue dimensioni normali. Per il coautore dello studio, John Spencer, le osservazioni confermano che “l’atmosfera di Io è in un costante ciclo di collasso e ripristino”.