Oggi si celebra la 14esima Giornata mondiale del rifugiato, evento istituito nel 2001 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in onore del 50 ° anniversario della “Convenzione sullo status dei rifugiati, adottata dall’Onu il 28 luglio del 1951. La Capitale, per l’occasione, ospita la manifestazione “Per il diritto alla fuga e alla vita”. L’happening – promosso da Roma Capitale, Istituzione Biblioteche di Roma, Roma multietnica, Città dell’Altra Economia, Comitato per un Centro Interculturale a Roma e patrocinato dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, dalla Presidenza della Camera dei Deputati e da I Municipio – si svolge oggi presso la Città dell’Altra Economia (nell’ex Mattatoio). Oltre cinquanta le associazioni attive sul fronte dei diritti dei rifugiati e dei migranti, della cooperazione internazionale, del volontariato e dell’integrazione culturale che hanno aderito all’evento.
Il programma della giornata comprende, a partire dalle ore 17,00, l’apertura dei laboratori per bambini e dalle 18,00 la “maratona” di testimonianze “con le voci dei rifugiati a dare il senso di una manifestazione che non vuole essere né rituale né consolatoria, ma piuttosto l’affermazione di diritti iscritti nella nostra carta costituzionale”, spiegano i promotori. Oltre ai racconti dei rifugiati eritrei e siriani, vi saranno le diverse onus che illustreranno come sia possibile una integrazione e una convivenza pacifica, una solidarietà volontaria e disinteressata. Tra gli artisti che interverranno, ci saranno: il musicista marocchino Nour Eddine, specializzato in musica etnica del deserto del Sahara; Farzaneh Joorabchi, suonatrice iraniana dello strumento a corde tradizionale persiano, il setar; il percussionista indiano Rashmi V. Bhatt, la crew di Termini Underground, il Coro Multietnico Quintaumentata e l’attore romano Giuseppe Cederna.