Otto giovani della Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg XXIII) – fondata da don Oreste Benzi – sono arrivati ieri sera in Georgia per vivere 15 giorni di “campo fuori le mura” nella baraccopoli di Batumi, 300 chilometri a ovest della capitale Tbilisi. Ne dà notizia la Comunità, presente da 8 anni nel Paese con 2 case famiglia che ospitano mamme con bambini e a fianco delle centinaia di famiglie del campo sfollati a Batumi. All’indomani dell’alluvione che ha colpito Tbilisi, “migliaia di giovani sono impegnati per le strade, la reazione emotiva è stata molto forte”, racconta monsignor Giuseppe Pasotto, amministratore apostolico per il Caucaso, al responsabile generale della Papa Giovanni XXIII, Giovanni Ramonda, in visita oggi nel Paese.
“I cristiani della Chiesa cattolica – aggiunge mons. Pasotto – si preparano a ricostruire l‘ordinario; siamo una comunità piccola e nelle due parrocchie della capitale il traffico è paralizzato. I fedeli non escono dalle case”. La Comunità, spiega Ramonda, è presente in Georgia con “i nostri giovani e le nostre mamme. Sono persone concrete che condividono la vita nelle baraccopoli e con i bimbi di strada, 365 giorni all‘anno. L‘esperienza di missione è una scuola di vita che i cristiani portano a casa, e che porterà frutti anche nelle singole parrocchie da cui questi ragazzi sono partiti, in Italia”.