Il Documento di Economia e Finanza appena varato dal governo Renzi torna aĀ far discutere le varie organizzazioni sindacali. In particolare la leader della Cisl, Annamaria Furlan, ha dichiarato che nel Def “c’ĆØ poco per la crescita”. Nonostante siano “state confermate alcune cose importanti come gli sgravi per l’Irap ed il bonus degli 80 euro ĆØ necessario puntare di piĆ¹ sulla crescita”. Inoltre il numero uno della Cisl ha evidenziato come il governo dovrebbe cercare un maggiore confronto con le parti sociali. “Nessuno puĆ² fare da solo – ha dichiarato la Furlan – tanto meno il governo”.
Toni piĆ¹ duri sono arrivati da Susanna Camusso, leader della Cgil, la quale ha sottolineato come il Def vada “nel verso sbagliato”, in quanto ĆØ sulla stessa lunghezza d’onda “con i documenti di economia e finanza che hanno caratterizzato la lunga stagione alle spalle della crisi”.
Inoltre “non affronta il nodo della disoccupazione e non scommette sul fatto che intervenire sul lavoro significa aumentare la crescita. – ha dichiarato la Camusso – Il grande assente del Def ĆØ il tema del lavoro e dell’occupazione”.
“E’ solo l’aumento dell’occupazione che puĆ² avere effetti positivi sulla crescita – ha aggiunto la numero uno della Cgil – mancano anche alcune delle emergenze come gli ammortizzatori in deroga e il rifinanziamento per la cassa integrazione”.
La Camusso ha concluso il suo intervento affermando che quello che traspare dal Def ĆØ la convinzione che la “politica sia fatta solo di tagli e di affermazioni sul fisco e da questo punto di vista non ci sono scelte coraggiose ma solo la vendita o svendita dell’apparato produttivo da un lato e delle munucipalizzate dall’altro”.