Non si ferma la caccia ai responsabili dell’attacco contro la redazione di Charlie Hebdo, costata la vita a 12 persone nella giornata di mercoledì. I fratelli Kouachi, da molto considerati gli autori della strage, prosegue senza sosta nelle zone attorno a Parigi. Molti voci si sono rincorse ieri, e a metà pomeriggio sembrava che la svolta fosse vicina con le teste di cuoio pronte a lanciare il blitz decisivo. Ma nessun arresto è stato portato a termine: si continua a cercare.
Con uno spiegamento straordinario di forze (si parla di 88mila uomini), affiancate dai più sofisticati mezzi tecnologici. Nella foresta di Longpont, in Piccardia, 100 chilometri a nord della capitale francese, un rastrellamento durato ore si è chiuso in serata con un apparente nulla di fatto mentre i reparti speciali, corazzati come Robocop e armati di congegni per la visione notturna, si sono allontanati lasciando il campo ai soli gendarmi senza aver trovato traccia della vettura dei fuggitivi che, secondo notizie circolate fin dal mattino, sembrava fosse stata lasciata nella zona.