L’Unicef – il fondo delle Nazioni Unite per l’infazia – torna a lanciare un nuovo allarme per quello che riguarda le condizioni di vita dei bambini. i dati sono ancora più scioccanti se si pensa che questa volta non si riferiscono ad un Paese che si trova in una situazione di conflitto o di povertà, ma sono riferiti ad un Paese europeo: la Francia.
Nello Stato d’Oltralpe sono oltre 3 milioni i bambini, uno su cinque, che vivono sotto la soglia della povertà, 3.000 sono senza fissa dimora, 9.000 abitano nelle baraccopoli e 140 mila abbandonano la scuola ogni anno. Il rapporto dell’Unicef evidenzia come le condizioni dell’infanzia non siano dell migliori in Francia e, inoltre, l’organizzazione umanitaria punta il dito contro le risposte che vengono fornite dalle autorità e dalla società, risposta considerata “drammaticamente insufficiente”.
L’Unicef ha evidenziato come nel periodo tra il 2008-2012 il numero dei bambini poveri sia salito di 440 mila unità. In alcuni casi si tratta di minori che subiscono “l’effetto cumulato di più disuguaglianze, con effetti disastrosi per il loro avvenire e quello della società” Ad essere più in difficoltà sono i bimbi migranti, soprattutto quelli giunti in Francia senza la famiglia.
“Nonostante sforzi considerevoli – si legge nel rapporto – la Francia in parte fallisce nei confronti dell’infanzia e dei giovani, che sono i più colpiti della povertà, dall’esclusione sociale, dalle discriminazioni”. In base a queste conclusioni l’Unicef ha chiesto al governo francese di intervennire su 36 punti concreti, dalla politica della casa al monitoraggio sociale, dall’accesso all’educazione alla lotta alle discriminazioni, e soprattutto, la protezione dalla violenza fuori e dentro la famiglia.