Si commemora oggi in Perù la festa dell’Indipendenza dalla Spagna. Il 28 luglio 1821 il generale argentino José Francisco de San Martín y Matorras, al comando della Spedizione di Liberazione del Perù proveniente dal Cile, dichiara l’indipendenza del Perù. Tuttavia, la situazione rimaneva instabile e l’effettiva liberazione del Paese fu completata solo quando terminò la guerra contro la Spagna. Solo sotto il comando di Simón Bolívar, nel 1824, venne definitivamente sconfitto l’Esercito realista del Perù; l’epilogo si ebbe quando il Generale Antonio José de Sucre – nel dicembre di quell’anno – sconfisse le truppe spagnole nella Battaglia di Ayacucho. Il Perù cominciò così a formarsi sotto il protettorato di José de San Martín mediante la costituzione di un Congresso costituente.
L’indipendenza del Perù è uno dei tanti capitoli delle guerre di emancipazione hispano-americana, che cominciò nel 1808 e terminò nel 1829, e che vide la monarchia spagnola scontrarsi con i nascenti stati latino-americano che pretendevano l’indipendenza. Dopo l’indipendenza del Perù segui l’indipendenza del resto dell’America latina; ciò avviene tra il 1811 e il 1903.
Il Giorno dell’Indipendenza si celebra in Perù tra il 28 e il 29 luglio, con diverse feste in tutte le città. Vicino a Campo di Marte, nel cuore della capitale Lima, si tiene annualmente un’imponente parata militare: tutte le personalità politiche nazionali più importanti si trovano in città in questa occasione. La festa è molto sentita dalla gente del posto, che si riverse sulle strade e nelle piazze, cantando, ballando e partecipando a diverse sfilate.