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EXPO: AL VIA IL PIANO CARITAS CONTRO LO SPRECO DEL CIBO

Sprecare il cibo proprio durante l’esposizione universale dedicata all’alimentazione, sarebbe una contraddizione in termini. Eppure, se non fosse per il nuovo progetto della Caritas ambrosiana, ogni giorno dai padiglioni dell’Expo verrebbero buttati quintali di avanzi. “Vogliamo che Expo diventi il banco di prova per sviluppare un piano anti spreco”. Ha spiegato Luciano Gualzetti, vicedirettore di Caritas Ambrosiana e commissario Caritas in Expo, durante l’inaugurazione dell’Edicola Caritas all’interno dell’esposizione. “Abbiamo cominciato a farlo in questi giorni firmando un accordo con Coop per recuperare e ridistribuire le eccedenze alimentari che si producono nel supermercato che hanno aperto nel sito. Stiamo studiando il modo per allargare questo accordo anche ad altri soggetti che operano in Expo per continuare anche quando l’esposizione sarà finita. In qualche modo – ha auspicato Gualzetti – vorremmo che proprio la lotta allo spreco diventi l’eredità di Expo”.

Grazie al “piano anti spreco” solo nei primi tre giorni è stata raccolta oltre una tonnellata di cibo destinato al cassonetto; al contrario, è stato messo a disposizione delle parrocchie e delle mense per le persone fragili. Giuseppe Sala, commissario unico delegato dal Governo per Expo Milano 2015, presente all’inaugurazione dell’Edicola Caritas, ha affermato: “Il recupero delle eccedenze alimentari, sperimentato in questi giorni da Caritas, avrà pieno compimento con l’apertura del Refettorio ambrosiano, dove i grandi chef del mondo, riuniti dal tristellato Massimo Bottura, dimostreranno come con gli avanzi si possano fare ricette di altissimo pregio. Caritas unisce ai messaggi tanta concretezza – ha concluso Sala – .È quello di cui abbiamo bisogno”.

Nei mesi che hanno preceduto l’esposizione, ai numerosi progetti sociali già in essere la Caritas ha affiancato anche un’azione “di mobilitazione”: 250 incontri incentrati sul rapporto tra alimentazione e solidarietà svolti a Milano e nei comuni della diocesi. “Il programma continuerà anche nel semestre espositivo – afferma Gualzetti – e avrà il suo fulcro appunto nell’Edicola”, il piccolo padiglione che Caritas ha aperto nel sito espositivo. L’Edicola si presenta come un cubo spezzato che declina architettonicamente l’idea della condivisione come ricchezza. Al centro di questo spazio è collocata una Cadillac circondata da forme di pane avvolte nelle pagine di giornale. L’installazione, intitolata “Energia” è stata realizzata nel 1973 dall’artista tedesco Wolf Vostell, che grazie al suo impegno civile ha ottenuto lo scorso anno un importante riconoscimento postumo in una cerimonia al Museo del Muro di Berlino.

L’opera, prestata a Caritas ambrosiana dal museo spagnolo di Malpartida, è stata scelta per il forte messaggio che comunica ai visitatori dell’esposizione. “Quell’automobile, che contiene al proprio interno delle mitragliatrici, l’abbiamo scelta per l’Expo perché aiuti a far riflettere le persone – ha spiegato Martina Liebsch di Caritas Internationalis -. Per nutrire il pianeta, non sarebbe meglio investire l’energia nel pane quotidiano, invece che in una macchina, in una tecnologia fine a se stessa, o addirittura nelle armi?”.

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