Numeri da Record per il padiglione della Santa Santa all’Expo 2015 di Milano. Infatti ĆØ stato visitato, dall’inizio dell’esposizione universale a oggi, da quasi 690 mila persone. Solo nel mese di agosto i visitatori sono stati oltre 200 mila. A comunicarlo ĆØ la sala stampa vaticana che ha anche approfittato dell’occasione per ricordare che chi si reca nel padiglione, dedicato al tema “non di solo pane” puĆ² contribuire con un’offerta a finanziare la caritĆ del Papa. Dal primo maggio ad oggi sono stati raccolti circa 68 mila euro che il Pontefice, in collaborazione con il Pontificio Consiglio Cor Unum, ha deciso di destinare ai bisogni dei bambini e delle famiglie di profughi presenti attualmente in Giordania. Inoltre sono state vendute piĆ¹’ di 5.000 copie in italiano dell’enciclica “Laudato si'” di papa Francesco, 140 in spagnolo, 340 in inglese e 380 in francese.
Nel padiglione della Santa sede, il tema “Non di solo pane” ĆØĀ sviluppato attraverso diversi linguaggi artistici, dai piĆ¹ tradizionali ai piĆ¹ innovativi, che dialogano tra di loro: un giardino da custodire, un cibo da condividere, un pasto che educa, un pane che rende presente Dio nel mondo sono i “capitoli” nei quali si organizza il percorso espositivo. E il tema del cibo ĆØ occasione di riflessione ed educazione sulla fede, la giustizia, la pace, i rapporti tra i popoli, l’economia, l’ecologia. Un’onda di storie, sguardi, volti, accoglie il visitatore nella prima parete, la parete fotografica che presenta in tre sezioni i problemi che incontra l’uomo quando rompe l’alleanza con Dio: conflitti, disequilibrio e de-creazione.
Ottantasei scatti di fotografi professionisti e non, accompagnati da parole che papa Francesco usa spesso nei suoi discorsi: “complicitĆ ’, corruzione, discriminazione, periferie, esclusione, distruzione, possesso, schiavitĆ¹’…”. Nella parete opposta, tre grandi schermi raccontano la visione cristiana della caritĆ ’, della condivisione, della solidarietĆ ’ che diventa fraternitĆ ’. I tre video sono stati girati in Burkina Faso, Ecuador e tra i profughi di Erbil e continuano a suscitare l’interesse dei visitatori che si soffermano a guardare i cortometraggi fino alla fine, fino a quando risuonano le parole del Papa “Una sola famiglia umana, cibo per tutti”.
Il padiglione parla ai visitatori anche attraverso l’arte: per i primi tre mesi dell’Expo ĆØĀ stata esposta “L’ultima Cena” di Tintoretto (1561-1562), proveniente dalla chiesa di San Trovaso a Venezia. Da fine luglio invece si puĆ² ammirare l’arazzo di Rubens “L’istituzione dell’Eucarestia” (1632-1650), proveniente dal Museo Diocesano di Ancona, che rimarrĆ ’ esposto fino alla fine della manifestazione. Al centro del padiglione, il tavolo multimediale che prosegue il racconto per immagini: avvicinandosi alle postazioni si attivano i video che narrano la tavola nell’accezione piĆ¹’ alta del termine, il luogo che unisce tutti i momenti della vita, con un’unione di piĆ¹’ tavoli: quello da cucina, il piano dell’artigiano, la mensa, l’altare, lo spazio per la cura, per il gioco, l’area dei bambini. Un’immagine di papa Francesco, con la frase evangelica che dĆ il titolo al padiglione – “Non di solo pane… Dacci il nostro pane quotidiano” -, e che spiega il senso della caritĆ cristiana come aiuto allo sviluppo integrale della persona, viene donata a tutti i visitatori all’uscita.