Approvare in tempi rapidi la legge sui reati ambientali e sostituire tutto lโeternit ancora presente sul territorio italiano: sono queste alcune delle richieste che Legambiente fa al governo italiano, dopo lโannullamento delle condanne di pochi giorni fa.
In occasione dellโincontro di oggi tra Matteo Renzi e le famiglie delle vittime di amianto, lโassociazione ambientalista fa un appello pubblico: serve una posizione forte e concreta per ridare un futuro a Casale Monferrato e alla sua comunitร , per affrontare una volta per tutte il problema dellโamianto, ancora largamente diffuso in Italia, evitare che disastri simili si ripetano e soprattutto far in modo che chi inquina paghi.
โIl governo si impegni concretamente affinchรฉ si approvi in tempi rapidi il Disegno di legge sui reati ambientali nel codice penale, fermo da marzo nelle Commissioni Ambiente e Giustizia del Senato โ scrivono gli attivisti di Greenpeace โ ed intervenga per la sostituzione dellโeternit con il fotovoltaico, le bonifiche dei siti industriali e la rimozione dellโamianto dagli edifici contaminati. Si tratta di due passi fondamentali se si vuole fare veramente qualcosa di concreto per lโItalia, lโambiente e la salute dei cittadiniโ.
Secondo lโassociazione, la vicenda del processo Eternit, oltre al problema della prescrizione, ha โdimostrato inequivocabilmente la mancanza nellโordinamento italiano di una fattispecie di reato ad hoc: i delitti contro lโambiente restano, di fatto, impuniti e chi inquina non paga. Paga solo il popolo inquinatoโ. Per questo Legambiente nei giorni scorsi ha scritto a tutti i membri delle Commissioni di Ambiente e Giustizia del Senato, per chiedere loro di fare accelerare lโesame del provvedimento e di impegnarsi per farlo approvare entro la fine dellโanno senza stravolgimenti pericolosi rispetto a quello licenziato alla Camera il 26 febbraio scorso: inoltre, lโassociazione lancia anche una mobilitazione on line chiedendo ai cittadini di inviare una email ai senatori delle Commissioni in questione.
โร vergognoso โ ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente โ che a distanza di ventidue anni dallโentrata in vigore dalla legge 257 del 1992 che lo metteva al bando, lโamianto sia ancora molto diffuso in Italia. Ad oggi poco รจ stato fatto sul fronte del risanamento ambientale e dello smaltimento dei materiali contenenti amianto, le bonifiche dei siti industriali e degli edifici contaminati procedono a rilento, manca unโefficace sorveglianza sanitaria ed epidemiologica per gli esposti e una garanzia di risarcimento per le vittimeโ.
Se si vuole imprimere veramente un cambio di passo nella lotta allโamianto, ha spiegato il presidente di Legambiente, occorre che governo e regioni diano avvio ad interventi concreti sia sul piano nazionale che locale. Allo stesso tempo, perรฒ, โรจ indispensabile che chi specula e guadagna impunemente, danneggiando lโambiente e mettendo a rischio la salute dei cittadini, venga punitoโ. per la salute connessi.