Ad Aprile la riforma del terzo Settore andrà in Aula, alla Camera. I Lavori sostanzialmente conclusi in Commissione Affari sociali, che ha concluso ieri pomeriggio l’esame degli emendamenti presentati al testo del ddl delega trasmesso dal governo nel luglio 2014. Non è definitivo il via libera della commissione in quanto si dovrà valutare gli ultimi dettagli ed eventuali modifiche. Ci vorranno per questo almeno due settimane: “Praticamente tutte le commissioni, tranne la Trasporti, – dice la deputata Donata Lenzi (Pd) – dovranno esprimere un parere: è possibile che ci possa essere qualche ulteriore limatura, in genere avviene soprattutto per il parere della commissione Bilancio, ma il testo ormai è sostanzialmente definito. E l’obiettivo – spiega – è di andare in Aula nel mese di aprile”.
Il lavoro compiuto negli ultimi mesi dalla Commissione è stato un cammino difficile: è dovuto passare per una iniziale la spaccatura tra maggioranza e opposizione e proseguito poi con una maggiore collaborazione soprattutto tra deputati del Pd e quelli del Movimento Cinque Stelle. Luigi Bobba, ministero del Lavoro e Politiche sociali, ha assicurato in questo tempo la sua costante presenza divenendo un punto di riferimento sin dal primo momento.
Il testo che ad aprile andrà alla Camera prevede un apposito Codice che racchiuderà le norme relative al terzo settore, un intervento che garantisce ordine e riorganizzazione del settore. Un esempio è il Registro Unico che permetterà di figurare in unico catalogo tutti gli enti che vi operano. Tra le altre novità, nascerà il servizio civile universale, con la previsione di una certificazione delle competenze acquisite dai giovani, di età compresa fra 18 e 28 anni, che parteciperanno ai progetti: durata prevista fra gli otto e i dodici mesi.
Sarà rivisitato anche l’istituto del cinque per mille insieme alle detrazioni e deduzioni fiscali oggi previste dalla normativa, e viene promessa un’attenzione particolare al volontariato. Particolare attenzione è stata riservata agli immobili confiscati alla criminalità che potranno essere assegnati ad uno o più enti del terzo settore. Infine, verrà istituito un fondo rotativo per le imprese sociali e per gli altri enti appartenenti alla categoria.