Da una collaborazione tra il Politecnico di Torino e lo spin off Wave for Energy, è nato il primo dispositivo italiano per la produzione di energia elettrica dalle onde del mare. Oggi sarà ormeggiato ad 800 metri dalla costa dell’isola di Pantelleria. Il progetto, che ha visto anche il supporto di Enea e IAMC-CNR, finanziato dalla Regione Piemonte e dalla Regione Sicilia, parte dalla consapevolezza dell’enorme potenziale del moto del mare come fonte di energia rinnovabile.
La potenza che si genera, normalmente riferita all’unità di lunghezza del fronte d’onda, varia dai 25 kW/m nell’Europa del sud (Isole Canarie), fino a 75 kW/m delle coste irlandesi e scozzesi. Anche il Mediterraneo ha una potenza disponibile significativa, ed è compresa tra i 4 e gli 11 kW7m. Estraendo solo il 5% del potenziale tecnico disponibile per l’Europa, l’energia da moto ondoso riuscirebbe a fornire elettricità a dodici milioni di case.
Inizialmente, il dispositivo non sarà collegato alla linea elettrica dell’isola, cosa che avverrà tra settembre ed ottobre con la posa del cavidotto con la successiva connessione alla rete di distribuzione. Il sistema ISWEC consentirà di produrre energia elettrica ad un costo più competitivo rispetto a quello necessario per produrre elettricità su Pantelleria. il dispositivo, sviluppato seguendo le direttive della Blue Growth Strategy indicate dalla Commissione Europea, è denominato ISWEC (Inertial Sea Wave Energy Converter). La centrale di energia è composta da un gruppo giroscopico installato all’interno di un galleggiante ormeggiato sul fondale marino.
L’interazione tra le onde del mare, lo scafo e il sistema giroscopico all’interno permette la generazione di energia elettrica da immettere in rete. Rispetto agli altri sistemi in fase di sviluppo in Europa, ISWEC si distingue per un impatto ambientale estremamente ridotto, in quanto non richiede vincoli fissi sul fondale, ma solo di un ormeggio e l’adattabilità alle diverse condizioni d’onda.