Il Cammino della Sacra Famiglia in Egitto diverrà presto Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. A riferire la notizia ai media egiziani è stato Adel al Gindy, direttore generale delle relazioni internazionali dell’Autorità per lo sviluppo del turismo locale.
Rilanciare il turismo cristiano
I responsabili delle politiche egiziane per il turismo stanno da tempo puntando sul “Cammino della Sacra Famiglia” – l’itinerario che unisce i luoghi attraversati da Maria, Giuseppe e Gesù Bambino in Egitto per fuggire dalla violenza di Erode – come tour da proporre alle agenzie di viaggi specializzate in pellegrinaggi cristiani. Il riconoscimento dell’Unesco, dicono, potrà favorire l’aumento dei flussi di pellegrini e delle entrate statali compensando, almeno in parte, le ingenti perdite dell’industria turistica nazionale provocate dal terrorismo.
L’ospitalità egiziana al bambino Gesù
Lo scorso 9 maggio, il ministro del Turismo egiziano, Yahiya Rashid, si è recato in Vaticano a presentare il programma “Il viaggio della Sacra famiglia”, allacciando contatti con l’Opera Romana Pellegrinaggi.
Lo stesso Papa Francesco, durante la sua recente visita in Egitto dello scorso 28 e 29 aprile, in uno dei suoi discorsi ha fatto riferimento all’ospitalità offerta dall’Egitto a Gesù Bambino, Giuseppe e Maria costretti all’esilio.
Patrimonio dell’Umanità Unesco
L’Unesco è un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite creata per promuovere “il rispetto universale per la giustizia, per lo stato di diritto e per i diritti umani e le libertà fondamentali”, attraverso l’istruzione, la scienza, la cultura, la comunicazione e l’informazione.
La Convenzione sul patrimonio mondiale, adottata dalla Conferenza generale Unesco del 16 novembre 1972, ha lo scopo di identificare e mantenere la lista di quei siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale.
Secondo l’ultimo aggiornamento effettuato nella riunione del 40° Comitato per il patrimonio dell’umanità a Istanbul tra il 10 e il 17 luglio 2016, la lista è composta da un totale di 1052 siti (di cui 814 beni culturali, 203 naturali e 35 misti) presenti in 165 stati del mondo. L’Italia è la nazione a detenere il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità, con ben 51 siti.