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“Ebola, gli italiani che sfidano la paura”: i dati di Save the Children

Oggi a Montecitorio si ĆØ tenuto l’incontro denominato “Ebola, gli italiani che sfidano la paura”. Evento promosso dalla presidenza della Camera alla presenza della presidente Laura Boldrini. Save the Children ha reso noto i dati allarmanti sul virus: oltre 2,5 milioni di bambini con meno di cinque anni risiedono nelle aree infette e oltre 3,5 milioni non possono frequentare le scuole perchĆ© sono rimaste chiude per la paura del contagio.

Molti giovanissimi si sono trovati costretti ad affrontare la perdita dei loro genitori e oltre a questo tutti i giorni devono combattere col virus senza cure, cibo e protezione. CiĆ² che sta facendo Save the Children ĆØ molto importante e l’associazione si ĆØ mossa da subito con interventi di cura, contenimento e assistenza nei paesi piĆ¹ colpiti: Liberia, Guinea e Sierra Leone. Fino ad oggi ad aver beneficiato del loro aiuto sono state circa 155.000 persone tra cui 50.000 bambini.Ā Le attivitĆ  medico sanitarie comprendono un centro di trattamento dell’ebola a Kerry Town in Sierra Leone, due unitĆ  si trovano invece in Liberia e ben 10 centri di cura comunitari si stanno costruendo nella contea di Margibi in Liberia e il primo di essi ĆØ giĆ  funzionante dal 10 novembre 2014 e si trova a Dolo Town. Grazie a Save the Children molti bambini orfani o separati dai familiari ricevono assistenza e fondamentale ĆØ la campagna di sensibilizzazione sulla prevenzione portata avanti da questa associazione porta a porta, via radio, e tramite insegnanti e organizzazioni locali.

I dati che ci fornisce l’Oms parlano da soli: sono infatti 6.331 le persone decedute per il contagio col virus ebola su un totale di 17.800 casi registrati nei tre Paesi dell’Africa occidentale piĆ¹ colpiti: per la prima volta la Sierra Leone ha superato numericamente la Liberia con 7.719 casi contro i 7.719. Lo ha reso noto l’Oms nell’ultimo bilancio aggiornato al 6 dicembre. In Guinea invece, il paese dove iniziĆ² a diffondersi l’epidemia nel dicembre 2013, l’Oms ha registrato 1.142 decessi su 2.283 casi. In Mali, l’ultimo ad essere colpito dall’ebola, si sono registrati 8 casi di cui sei letali. Il bilancio in Nigeria e Senegal rimane lo stesso da due mesi: 20 casi e 8 decessi. Negli Usa invece, dei quattro casi registrati, soltanto uno si ĆØ dimostrato fatale. La Spagna martedƬ scorso ĆØ stata dichiarata libera dal virus, dopo che per 42 giorni consecutivi non si erano registrate nuove infezioni.

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