“E io da dove passo adesso?”. Se lo chiede, con sguardo triste e in cerca di risposta, una carrozzina stilizzata, nel bel mezzo del manifesto dell’iniziativa “Donare civiltà”, avviata dal comune di Zola Pedrosa, in provincia di Bologna, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul disagio dei disabili, spesso impossibilitati a transitare in alcune strade, o sui marciapiedi, perché ostacolati dai parcheggi selvaggi. Un modo per rispondere al quesito e, nondimeno, per rieducare al vivere civile una società spesso dimentica dell’indispensabile attenzione da riservare, anche nelle piccole cose, ai nostri concittadini in difficoltà. La questione accessibilità è un punto fortemente sensibile, fra i più trattati dalle amministrazioni locali, eppure, in molti casi, ancora irrisolto: da qui l’iniziativa, promossa dal consigliere Norma Bai (protagonista di un episodio simile) e supportata da Uildm, Associazioni Casa aperta e Tuttinsieme, per accendere le coscienze della cittadinanza su una tematica, quella della corretta mobilità dei disabili, fondamentale per il “vivere in società”.
“Civiltà è un tema difficile da delimitare – ha spiegato Daniela Occhiali, assessore comunale -, un concetto grande ma, allo stesso tempo, fatto di piccoli gesti che, a volte, consideriamo insignificanti, ma che per qualcuno, magari con diverse abilità, possono significare invece moltissimo”. “Donare civiltà” non è, infatti, solo lo slogan di un’iniziativa sociale, ma un vero e proprio invito a concentrare i propri sforzi, attraverso la gentile concretezza di un gesto quotidiano, nella costruzione di un contesto cittadino che sia di tutti e per tutti, “perché una società maggiormente consapevole e sensibile nei confronti di tutti, saprà sicuramente essere una società più giusta e solidale e, in un futuro, potrà restituire a ciascuno di noi, quelle attenzioni e quella correttezza che oggi siamo chiamati a dare”.
Potrebbe sembrare banale, magari un richiamo esagerato a dedicare un occhio speciale a qualcosa che, inconsciamente, potremmo dare per scontato: la prova dei fatti, tuttavia, insegna che, troppo spesso, così non è. Dall’accessibilità stradale alla possibilità di utilizzare in modo sicuro e agevole i mezzi pubblici, gli aspetti della questione sono tanti e importanti, e tutti meritevoli di una necessaria sensibilizzazione. Anche e soprattutto con campagne come “E io da dove passo?”: una domanda che, oggi più che mai, riguarda tutti noi, come cittadini e esseri umani.