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DROGA, I NUOVI TRUCCHI DEI TRAFFICANTI

Ci sono posti dove ognuno di noi, ā€œinventandosiā€ investigatore, puĆ² pensare di trovare occultata droga: il doppio fondo di una valigetta 24 ore, lā€™anima di un bastone da passeggio. Ma la fantasia dei trafficanti internazionali ĆØ tale che queste ipotesi fanno sorridere, facendoci apparire dei dilettanti dell’anticrimine. I posti dove si tenta di far passare le sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, sono infatti ben altri; e solo la perizia e la professionalitĆ , nonchĆ© lā€™intuito, degli uomini e delle donne della Guardia di Finanza di Fiumicino aeroporto riesce nellā€™impresa. PerchĆ© di ā€œimpresaā€ si tratta, visto che nessuno penserebbe a cercare la droga allā€™interno di un mandarino clementino. Eppure accade anche questo, e cioĆØ che partite di frutta vengano accuratamente preparate, spolpate e riempite a dovere.

Ma non ĆØ la cosa piĆ¹ assurda che le forze dellā€™ordine hanno visto transitare al Leonardo Da Vinci: una partita di caffĆØ, ad esempio, dove allā€™interno dei sacchi di caffĆØ cā€™eraā€¦ caffĆØ, ma con la particolaritĆ  che ogni singolo chicco, nella fessurina che lo caratterizza, era stato riempito di polvere bianca. Un lavoro immane e certosino, per far passare alla dogana un ingente quantitativo da smerciare sul mercato italiano una volta recuperato il ā€œmaterialeā€. E poi ancora: tubicini di gomma ā€“ opportunamente stipati di droga – inseriti nelle cuciture delle valigie, o nellā€™anima delle barre estensibili dei trolley. O la cocaina liquida, messa allā€™interno di bottiglie di liquore, o usata per impregnare i vestiti e, una volta sciugati, passare i controlli; una volta arrivata a destinazione, la ā€œrobaā€ viene recuperata con un sofisticato sistema per farla tornare visibile (e fruibile) estraendola dai tessuti.

E ancora nascosta allā€™interno delle confezioni di formaggini e di barrette di cioccolata, tutte rigorosamente di marca, con confezioni originali evidentemente rubate dai magazzini delle case produttrici. Anche un semplice matterello per la pasta o un piccolo tagliere per il formaggio, tutti in legno, possono essere lā€™involucro per contenere la droga. Operazioni perfette dal punto di vista tecnico, quasi impossibili da vedere anche per un occhio esperto. Per fortuna la Finanza ha i suoi metodi, e la rete ogni tanto si stringe intorno ai malviventi.

Ma perchĆ© rischiare cosƬ tanto per un quantitativo minimo di sostanza stupefacente? La risposta ĆØ: perchĆ© cosƬ ā€œminimoā€ non ĆØ, in termini economici. Basta fare due conti: un solo chilo di cocaina purissima puĆ² valere sul mercato nero circa 650.000 euro, un ā€œpanettoā€ classico fino al milione. E allora si cerca di farla passare ovunque: nelle imbottiture delle coperte, della suola delle scarpe, come imbottitura per reggiseni, persino come pellicola riempita allā€™interno dei vecchi dischi a 33 giri, fatti passare con la scuola del materiale per collezionisti e appassionati. A essere ā€œsuonatiā€, perĆ², spesso sono proprio i trafficanti.

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