Valorizzare in toto le acque marine e la macchia mediterranea della riserva di Capo Gallo, assieme ai minori del circuito penale, giovani con disabilità grave e studenti di scuola. E’ questo l’obiettivo del progetto promosso dall’associazione YouDive Club Capo Gallo “La riserva di Capo Gallo tra terra e mare”. Il progetto, finanziato dal Consiglio dei Ministri con l’avviso pubblico “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici”, ha ricevuto anche il patrocinio della Regione.
Le sue finalità sono: il mare come luogo di inclusione per chi è con disabilità, come luogo di inclusione per i minori in fase di recupero nelle carceri, come luogo di educazione all’ambiente per le scuole del palermitano. E ancora: la salvaguardia ed il rilancio imprenditoriale della riserva naturale di Capo Gallo, devastata dagli incendi durante l’estate, e dall’area marina protetta.
Inoltre, tre persone con disabilità hanno avuto la possibilità di potere fare delle immersioni subacquee per conoscere la vegetazione dei fondali, scendendo fino a 10 metri. Tra loro Gianluca Pellegrino, tetraplegico, che ha scoperto la vita sottomarina prima a lui inaccessibile. “Ho 35 anni – racconta – e grazie a questo progetto ho potuto realizzare un sogno che avevo fin da piccolo e che finalmente è diventato realtà. Mi sono detto perché non provare e così, con l’aiuto di esperti, mi sono potuto immergere fino a 10 metri di profondità per conoscere quello che è permesso solo a pochi. Spero di potere spingermi anche oltre magari arrivando fino a 14 metri,anche se il brevetto è fino a 18 metri di profondità. Il progetto è stato molto utile e noi giovani con disabilità abbiamo bisogno di iniziative come queste perché l’attenzione nei nostri confronti spesso è molto poca”.
Quattro ragazzi dell’istituto penale per minorenni, “Malaspina”, sono stati poi coinvolti in escursioni e lezioni sull’ecosistema del mare e in attività importanti per il loro reinserimento in società. 600 alunni, provenienti da più di 14 scuole del capoluogo siciliano hanno potuto fare escursioni e lezioni di biologia marina. Il progetto ha inoltre offerto una serie di attività gratuite anche a tanti cittadini che hanno raggiunto la sede di YouDive Club Capo Gallo: snorkeling guidato, battesimo del mare, tecniche di immersione ed escursioni. E poi ancora attività di basket acquatico, lezioni di biologia marina.
“Alle spalle della nostra città – spiega il presidente del Dive Club, Francesco Landini nonché responsabile del progetto – abbiamo la riserva marina e di terra di Capo Gallo che in pochi conoscono. L’obiettivo principale del progetto è stato quello di coinvolgere i giovani delle scuole superiori che hanno svolto con noi parecchie attività finalizzate proprio a conoscere questa riserva naturale protetta. I ragazzi hanno potuto interagire anche attraverso un video con un biologo marino che spiegava durante la sua immersione ciò che vedeva”.
“Inoltre hanno partecipato con noi anche altri tre giovani con grave disabilità: un tetraplegico e due tetra-spastici. L’impresa, anche se ardua, è riuscita nel migliore dei modi. Addirittura ci sono stati pure dei giovamenti fisici: mentre erano immersi avevano una riduzione notevole degli spasmi. Adesso ci auguriamo che dopo il progetto, l’amministrazione comunale – conclude Landini – possa, anche con il nostro ausilio, proseguire in qualche modo questa iniziativa perché la valorizzazione della riserva attraverso l’impegno di tante persone deve continuare proprio per l’enorme valenza educativa che assume”.