Un’intesa tra volontari ed amministrazione penitenziarie per definire ambiti di intervento e modalità operative dell’attività delle associazioni in relazione alle necessità di ogni singola struttura penitenziaria.Ieri il vice capo vicario del Dap, Luigi Pagano e il Presidente della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia, Elisabetta Laganà hanno firmato il ‘Protocollo operativo sullo statuto e le modalità d’azione del volontariato in ambito penitenziario’.
L’accordo prevede la collaborazione dei rappresentanti delle associazioni nell’elaborazione del Progetto d’istituto disposto annualmente dalle Direzioni delle carceri. Oltre a specifici interventi per la formazione congiunta dei volontari e delle figure professionali deputate al trattamento che operano negli istituti penitenziari.
Da parte sua il Ministero della Giustizia riconosce la Cnvg come soggetto referente per le scelte programmatiche che riguardano gli ambiti di intervento del volontariato nelle sue diverse forme ed espressioni nel settore penale e penitenziario.
Bisogna “aprire le porte alla società civile se vogliamo un vero reinserimento sociale dei detenuti” ha detto Pagano. “I volontari hanno maturato una coscienza politica nel loro agire. Bisogna investire di più sul loro lavoro fuori e dentro il carcere”.