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Dalle carrozzine 2.0 ai parcheggi interattivi: 12 idee per poveri e disabili

Una carrozzina elettrica 2.0, una struttura in bambù che trasforma pioggia, nebbia e condensa notturna in acqua potabile, un sapone repellente a basso costo che previene le punture della zanzara della malaria: sono solo 3 delle tante invenzioni concepite per migliorare la qualità di vita dei più svantaggiati e presentate all’Innovation Week, dedicata all’innovazione digitale.

Una settimana che si è chiusa domenica nella Capitale, con la Maker Faire Rome, dedicata alla creatività e all’artigianato del XXI secolo. Fra le oltre 600 invenzioni presentate, molte sono quelle dedicate al miglioramento delle condizioni di malati, disabili, indigenti e bambini. Due sedie a rotelle come la MarioWay o la Too Wheels potrebbero cambiare la vita di molte persone affette da paralisi. La prima carrozzina si muove senza l’uso delle mani, sfruttando le diverse inclinazione del busto: creata da Mario Vigentini, ha un meccanismo d’ingranaggio a vite infinita, che solleva la sella all’altezza dell’interlocutore ed è regolabile dallo smartphone. La seconda, invece, è una carrozzina open source, creata per gli amanti dello sport: Si può autocostruire ed è completamente personalizzabile in base ai propri parametri corporei, abbattendo così i costi di produzione.

Faso Soap, inventato dagli studenti Gérard Niyondiko e Moctar Dembélé, è stato ideato per i Paesi in via di sviluppo e, più in generale, per tutte le situazioni in cui ci sono evidenti problemi di igiene: è un sapone repellente a basso costo, che previene le punture della zanzara della malaria. I due giovani studenti, rispettivamente del Burundi e del Burkina Faso, hanno pensato a una soluzione semplice e a chilometri zero, che potrebbe aiutare a ridurre i contagi nelle aree dell’Africa sub-sahariana.

Raccogliere pioggia e nebbia trasformandole in acqua potabile: era questo l’obiettivo dell’architetto Arturo Vittori, progettista del Warka Water. Studiata per risolvere il problema dell’approvvigionamento idrico in Etiopia, è una struttura in bambù alta oltre 10 metri: grazie ad un’anima in fibra di polietilene, può raccogliere fino a 100 litri di acqua al giorno. Il suo nome è un omaggio al warka, l’albero della vita, emblema delle comunità del Corno d’Africa.

Per agevolare la comunicazione con persone autistiche durante i pasti, c’è l’Interactive Placemat, una tovaglietta senziente sviluppata dall’educatrice trentina Maddalena Sommadossi mentre, per aiutare i conducenti disabili a trovare parcheggio, il Fab Lab Roma Makers ha escogitato il Park-Aid, congegno che segnala l’occupazione impropria delle aree di sosta riservate. Un’altra importante invenzione è SeismoCloud, la stazione sismica open source del Dipartimento d’Informatica della Sapienza e dell’Ingv: tramite un’App comunica entro 30 secondi la scossa tellurica con un sms.

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