Si chiama Freedom4 e può essere usato per scoprire le sequenze del Dna di malattie virali come l’Ebola e determinarne il livello di infezione. È un nuovo dispositivo messo a punto dagli scienziati dell’università di Otago in Nuova Zelanda. La ricercatrice Jo-Ann Stanton dell’unità di genomica e bioinformatica, collaborando con l’equipe multidisciplinare – infatti include fisici, programmatori di computer, chimici e biologhi – ha impiegato circa sei anni per ultimare le ricerche e mettere a punto il kit portatile.
Lo strumento funziona grazie a delle batterie, è in grado di formulare diagnosi in breve tempo – si stima circa un’ora e mezza – consentendo così ai medici di poter intervenire più rapidamente nella somministrazione del trattamento e l’eventuale messa in quarantena dei pazienti infettati dal virus dell’Ebola. La ricercatrice spiega che “ è possibile ottenere i risultati dei test entro un’ora e mezza da un campione di sangue. Sarà possibile essere sul campo, individuare molto presto se qualcuno è stato contagiato dall’ebola ed eseguire molto più presto il giusto trattamento. Questo può avere un reale impatto sulla sua sopravvivenza”.
Mentre la ricercatrice aspetta che la US Food and Drug Administration approvi la validità della sua scoperta, si trasferirà per una settimane a Washington dove un team di esperti valuterà la veridicità e la precisione del Freedom4 .