La durata della vita si allunga, ricerche scientifiche assicurano che dal 2015 in avanti l’uomo diventerà più longevo, raggiungendo i 120 anni di vita, il cervello aumenterà il suo volume fisico e le sue capacità elaborative, mentre si ridurranno le dimensioni corporee dei genitali. La nanotecnologia, le alterazioni genetiche e l’intelligenza artificiale innescano già oggi un percorso dell’evoluzione della specie umana. Il progresso scientifico, ma soprattutto tecnologico, cambiano lo stile di vita dell’uomo e ne alterano il ritmo biologico, e questo avrà conseguenze notevoli sullo stile di vita. L’età media si è già elevata ad 80 anni. Si concepiranno sempre meno figli e sempre più tardi. Infatti già oggi le donne che concepiscono un figlio dopo i 35 anni sono in numero crescente. La nanotecnologia consentirà di sopperire alle complicanze fisiche dell’invecchiamento attraverso delle protesi. La ricerca in campo medico fronteggerà il problema angusto delle malattie.
Sebbene ci siano degli aspetti positivi in questa prospettiva, sorgono anche dei dubbi sui benefici che si trarranno da questo cambiamento. Ad esempio la considerazione che le industrie farmaceutiche cercheranno, come già avviene, di massimizzare i propri profitti indirizzando la ricerca su alcuni ambiti a scapito di altri. Il numero calante di nascite porterà alla diminuzione degli esseri umani, anche se più evoluti. La conseguenza dell’allungamento dell’età, porterà ad un numero elevato di persone anziane, quelle che disporranno di risorse finanziarie sufficienti saranno autonome, le altre invece no.