E’ ufficiale: il cyberspazio ĆØ un nuovo “ambitoĀ di guerra” della Nato. infatti, lāAlleanza Atlantica ha annunciato gliĀ stati membri considereranno Internet una zona operativa, cosƬ comeĀ il mare e la terra ferma.Ā La dichiarazione ufficiale ĆØ stata rilasciata in seguito al meeting dei ministri della Difesa svoltosi la scorsa settimana.Ā Il Nuclear Planning Group si ĆØ riunito per discutere di deterrenza nucleare, ma anche di cyberspazio, definito in un comunicato come “una vera e propria frontiera della guerra globale”.
Trasformare il cyberspazio in un nuovo settore di guerra implicaĀ che gli attacchi informatici potranno portare all’applicazione dellāarticolo V del trattato Nato, cheĀ prevede una risposta collettiva degli stati membri in caso di attacco nei confronti di uno degli alleati che, ad oggi, potranno contare sul supporto reciproco nella guerra contro gli hacker di potenze straniere e di gruppi terroristici.Ā In precedenza, solamente gli attacchi di tipo tradizionale potevano attivare lāazione di difesa collettiva degli stati membri.
Il segretario generale della Nato, Jans Stoltenberg, ha dichiarato che non bisogna considerare pericolose solo le forme “classiche” di guerra. Il pericolo puĆ² arrivare anche via Internet: “Ormai – ha detto -, la maggior parte delle crisi e dei conflitti ha una dimensione informatica.Trattare il cyberspazio come una zona operativa ci permetterĆ di proteggere meglio le nostre missioni e operazioni”.Ā Numerose fonti di intelligence hanno confermato che anche lāIsis sta sviluppando nuoveĀ capacitĆ informatiche, mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini comuni. Va ricordato cheĀ nel 2011, la Nato ha adottato la sua prima policy di cyberdifesa, con treĀ obiettivi:Ā la prevenzione, la capacitĆ di recupero e la difesa delle risorse informatiche degli alleati.