Lo scorso agosto Papa Francesco si era recato in Corea del Sud per il suo viaggio apostolico. Per spostarsi da Seoul a Daejeon aveva deciso di viaggiare su uno dei treni nazionali ad alta velocità. E proprio sulla poltrona dove si è seduto il Santo Padre è stata affissa una targhetta per ricordare l’evento. Il sedile si è subito trasformato in un ambito posto per affrontare il viaggio in treno, nessuno ha voluto perdere l’occasione di potersi sedere dove lo ha fatto il Pontefice. La società ferroviaria aveva già annunciato che una parte dell’incasso ottenuto per quello specifico posto sarebbe stato devoluto alla diocesi locale.
Era stato mons. Lazzaro You Heung-sik a preannunciare la decisione presa dalla Korea Railroad Corporation (Korail) – cioè la più importante società ferroviaria sudcoreana – in pratica, una parte dei soldi pagati per prenotare “la poltrona del Papa” viene devoluta in beneficenza. E proprio oggi alla diocesi è arrivato il primo assegno. Undici mila euro che il vescovo ha deciso di destinare alle giovani madri in difficoltà.
La Korail ha accumulato questi soldi da fine agosto a fine dicembre, ma la cosa più importante è che quei soldi non sono una tantum, ma la società “ha detto che la donazione sarà su base annuale, quindi abbiamo deciso di donare i fondi a un centro per le ragazze madri. – spiega il vescovo – È meraviglioso che i semi lanciati da papa Francesco nel corso del suo viaggio in Corea continuino a produrre frutti”.