Il Regno Unito potrebbe essere costretto a razionare la fornitura di internet. E’ l’allarme lanciato d alcuni esperti che analizzando i dati di alcuni studio hanno evidenziato come il web consuma sempre più elettricità e in 20 anni potrebbe arrivare a monopolizzare l’energia prodotta nel Paese. Questo incremento di consumi è dovuto al boom di apparecchi portatili come smartphone, tablet e orologi multitecnologici che già ora il loro uso, in alcuni giornate, porta al consumo del 10% dell’energia prodotta in Gran Bretagna. Ciò rappresenta un sforzo, definito incredibile, per le società elettriche del Paese. E se questo trend dovesse continuare con lo stesso ritmo, potrebbe diventare insostenibile da qui al 2035.
La proposta del razionamento internet arriva da Andrew Ellis, professore di comunicazioni ottiche della Aston University di Birmingham. Effettuando alcuni test conodotti nella sua università, Ellis ha pronosticato che internet potrebbe collassare da qui a 15 anni sotto il peso dei dati, in modo particolare dei video. I primi problemi potrebbe presentarsi già nel 2022, fino ad arrivare al 2030 quando la situazione diventerà ingestibile.
Secondo Cisco ed Ericsson il traffico dei dati crescerà di 10 volte in 5 anni, la metà di questo traffico è rappresentata dai video di smartphone e tablet. Inoltre nel conteggio del traffico va aggiunto anche quello che proviene dagli streaming video come Netflix, che da soli rappresentanoil 35% dei dati negli Usa, il 25% in Australia.
Ma il punto sono i collegamenti fissi in fibra ottica. La velocità delle connessioni è aumentata di 50 volte in 10 anni, ma secondo Ellis, la fibra ottica non potrà sostenere questo ritmo. Quindi le soluzioni sarebbero due: o un aumento dei costi per gli utenti o il razionamento di internet.