Nel 2014 il valore delle vendite dei prodotti con marchio Fairtrade – l’organizzazione internazionale non profit responsabile del marchio di certificazione del commercio equosolidale – è cresciuto del 18%, raggiungendo quota 90 milioni di euro. Tra i prodotti preferiti dagli italiani ci sono banane (30,7% del totale), cacao e cioccolato (13,5%), té (9,3%) e caffé (8,9%). È quanto emerge dal rapporto annuale 2014 di FLO (Fairtrade Labelling Organizations) nel quale si legge che, in Italia, sono 700 i prodotti (il 55% è anche biologico) con marchio Fairtrade, utilizzato da 145 aziende. Il rapporto è stato presentato ieri a Expo Milano, l’esposizione universale sull’alimentazione che si sta svolgendo nel capoluogo lombardo fino al 31 ottobre.
Fairtrade International non solo garantisce che i prodotti che recano il marchio siano stati realizzati nel rispetto dei diritti dei lavoratori in Asia, Africa, America Latina e siano stati acquistati secondo i criteri del commercio equosolidale – un prezzo equo e stabile per i contadini e piccoli proprietari – ma assicura anche un margine aggiuntino, chiamato Premium, che viene investito dalle comunità locali in progetti scolastici, sanitari e sociali. Il Premium generato dai prodotti venduti in Italia è stato, nel 2014, di 979mila euro. Ne hanno beneficiato 141 organizzazioni di produttori di 35 Paesi.
“Fairtrade continua a crescere -ha dichiarato ieri Paolo Pastore, direttore italiano del marchio –.Ci auguriamo che le aziende al nostro fianco siano sempre di più. Solo così potremo sviluppare una politica dei consumi responsabili per tutto il Pianeta”. Nel mondo il marchio FLO coinvolge 1,5 milioni di contadini. Solo nel 2014 l’acquisto dei loro prodotti ha generato un premium di 7,5 milioni di euro.