La data di scadenza per presentare domanda di servizio civile nel bando promosso dall’Unsc (Ufficio nazionale servizio civile) è fissata al prossimo 14 novembre: in tutto i posti sono 1304, e le Regioni Campania e Lombardia, con rispettivamente 836 e 429 posti, sono le principali contributrici del progetto. Quest’anno, poi, a dare il proprio contributo sono le associazioni Codacons e Anpas, che si pagheranno da sé i giovani in servizio. Le motivazioni di questa scelta sono il fatto che “da una parte il bando nazionale non è ancora arrivato – spiega Federica Marchetti, referente servizio civile di Codacons – dall’altra un’azienda privata con cui lavoriamo, la Phone4biz, ci ha proposto di finanziare gli otto posti. Da qui l’idea di fare un bando ad hoc”.
Gli otto ragazzi richiesti collaboreranno con la sede romana dell’associazione, “naturalmente aspettiamo l’altro bando – continua la Marchetti – ma nel frattempo otto giovani potranno svolgere il servizio e saranno per noi molto utili. Spesso a candidarsi sono laureandi o laureati in giurisprudenza, data la natura del nostro lavoro”.
Finora l’associazione ha ottenuto circa cinquanta domande, ma “entro la scadenza – spiega la referente – prevediamo che siano il doppio”.
L’Arpas, invece, ha attivato in Emilia Romagna quattro posti di servizio civile, e l’azione, specifica il presidente Fabrizio Pregliasco, deriva “dal desiderio specifico contenuto in un lascito di una persona che ora non c’è più”.
“Quella del servizio autofinanziato – continua – è un’iniziativa interessante per esigenze contingenti, infatti altre sede regionali Anpas come quella delle Marche ne faranno prossimamente utilizzo. Rimane però fondamentale non perdere di vista che il vero Servizio civile nazionale non può essere basato sull’autofinanziamento, bensì deve continuare a essere promosso dallo Stato sotto l’egida della difesa non armata e nonviolenta della Patria”.