“Mi auguro che ci siano dei cambiamenti, perché se c’è una cosa sbagliata nella Legge di Stabilità è proprio la manovra sul Tfr”: a pronunciale queste parole è Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl. Chi ha davvero bisogno e chiederà di spalmare il Tfr in busta paga, ha spiegato la sindacalista, “si vedrà decurtare quelle risorse con una maggiorazione fiscale di 8-9 punti, esagerata”.
“Sabato c’è stata una grande manifestazione – ha aggiunto Furlan – Speriamo che chi finora è stato sordo rispetto a questa richiesta cominci ad ascoltare”. La manovra, secondo la sindacalista, mette “una pietra tombale sulla previdenza integrativa”: inoltre, è impossibile pensare a nuovi contratti se quello di categoria è bloccato da sei anni. “I lavoratori – ha spiegato il segretario della Cisl – hanno perso dai 2.500 ai 4.000 euro. Dire che si vuole fare il contratto senza stanziare soldi è un po’ complicato”.
Furlan ha poi risposto a Squinzi, il leader di Confindustria che, giorni fa, aveva definito il sindacalismo italiano “da medioevo”: “Non solo non siamo tornati al Medioevo, ma credo che davvero in questi anni si siano fatte cose importanti, anche se non bastano. Noi non siamo assolutamente medievali, ma sfidiamo Squinzi”, ha aggiunto Furlan. “Certamente – ha precisato – la Cisl è un sindacato moderno che in questi anni ha fatto accordi innovativi”.