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Cisl, Furlan: 1,5 milioni di contratti atipici, la riforma deve stabilizzare i precari

Il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, a Palermo in occasione dell’elezione del nuovo leader siciliano del sindacato ha commentato con i giornalisti il via libera alla Camera al Jobs Act. “Ci sono apsetti positivi. L’importante è che il contratto a tutele crescenti annulli le tante forme di precarietà oggi presenti nel mercato del lavoro e che coinvolgono soprattutto i giovani”. E ha proseguito: “Se quella forma contrattuale a tempo indeterminato assorbirà i finti co.co.co, le finte partite iva, i finti associati in produzione, il falso lavoro autonomo che è il vero lavoro subordinato mal pagato e mal tutelato, allora il contratto a tutele crescenti può essere uno strumento valido”.

“Le forme lavorative atipiche coinvolgono oggi 1,5 milioni di persone e rendono il lavoro assolutamente precario e instabile – e ha continuato la Furlan – Noi ci aspettiamo innanzitutto che la riforma del mercato del lavoro metta mano pesantemente al precariato stabilizzandolo attraverso la forma di contratto a tempo indeterminato”. Il segretario ha commentato il piano di investimenti presentato dal presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker: “Abbiamo bisogno di un’Europa che, come dice il Santo Padre, investa di più sul lavoro, sullo sviluppo e sulla qualità della vita delle persone. Serve un piano di investimenti più forte di quello che ha fatto oggi l’Europa”. Annamaria Furlan sostiene che il Fiscal compact “va cambiato assolutamente”, dal momento che “di troppo rigore si muore”.

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