Charlottesville, auto sulla folla alla manifestazione dei suprematisti bianchi: 3 morti

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L’America porta ancora le cicatrici della discriminazione razziale. Un raduno dell’ultradestra dei suprematisti bianchi a Charlottesville in Virginia si è trasformato in tragedia, quando un’auto ha travolto la folla che protestava contro i razzisti. Al momento il bilancio è di 3 morti ed oltre 30 feriti. Una delle vittime è una donna di 32 anni che stava attraversando la strada. Le altre due, invece, sarebbero collegate allo schianto di un elicottero della polizia che pattugliava l’area della manifestazione.

Contro la rimozione di un monumento

La manifestazione era contro la rimozione della statua del generale confederato Robert Lee, uno dei protagonisti della Guerra di Secessione americana. Secondo la Cnn ci sarebbero alcuni feriti, tuttavia non si precisa il numero di eventuali arresti. Gli scontri nascono a seguito della decisione delle forze dell’ordine di dichiarare la protesta “fuorilegge”, ordinando ai manifestanti di disperdersi. Il governatore della Virginia ha allertato la Guardia Nazionale nel caso la situazione peggiorasse e dopo poche ore ha proclamato lo stato di emergenza.

Trump: “Non c’è posto in America per questo tipo di violenza”

Sulla questione è intervenuto il presidente degli Usa, Donald Trump, che ha condannato le violenze di Charlottesville durante la manifestazione: “Non c’è posto per questo tipo di violenza in America” twitta Trump, chiedendo a tutti di “unirsi e condannare l’odio”. Il commento di Trump si è fatto attendere fra le polemiche. La sua condanna arriva dopo ore, affidata a un tweet. Ma la polemica sui tempi di reazione troppo lenti non si placa, soprattutto alla luce dell’appoggio degli estremisti di destra a Trump durante la campagna elettorale e la presenza nell’amministrazione del controverso stratega Steve Bannon. A puntare il dito contro Trump anche l’ex leader del Ku Klux Klan, David Duke: “Guardati allo specchio e ricordati che sono stati i bianchi americani a regalarti la presidenza”, afferma riferendosi all’inviti del presidente a unirsi e opporsi all’odio. Gli incidenti a Charlottesville sono gli ultimi di una lunga serie negli Stati Uniti legati alla rimozione di statue e simboli legati ai confederati della Guerra di Secessione. Sui social anche la condanna dello speaker della Camera, il repubblicano Paul Ryan: “Lo spettacolo di Charlottesville è ripugnante. Rendiamolo un’occasione per unire gli americani contro l’intolleranza”.

Edith Driscoll: